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Atlas of Transitions

  • HANNAH | Roberto Paci Dalò

    16 DEC 2020 · 𝐇𝐀𝐍𝐍𝐀𝐇 ɪᴍᴘʀᴏᴍᴘᴛᴜ ʀᴀᴅɪᴏꜰᴏɴɪᴄᴏ ᴘᴇʀ ᴠᴏᴄɪ, sᴛʀᴜᴍᴇɴᴛɪ ᴇ ᴇʟᴇᴛᴛʀᴏɴɪᴄᴀ di e con Roberto Paci Dalò cura e ricerche Margherita Wolenski produzione Giardini Pensili 𝐇𝐀𝐍𝐍𝐀𝐇 è una performance radiofonica live di 𝘙𝘰𝘣𝘦𝘳𝘵𝘰 𝘗𝘢𝘤𝘪 𝘋𝘢𝘭𝘰̀ in esclusiva per 𝗔𝘁𝗹𝗮𝘀 𝗼𝗳 𝗧𝗿𝗮𝗻𝘀𝗶𝘁𝗶𝗼𝗻𝘀 𝗕𝗶𝗲𝗻𝗻𝗮𝗹𝗲: una foresta sonora creata a partire dalla voce di Hannah Arendt intrecciata a suoni strumentali e elettronici. Un percorso iniziatico nella sua fonetica. HANNAH viene performato sul canale Radio India – Teatro India - Teatro di Roma | Teatro Nazionale Atlas of Transitions Biennale WE THE PEOPLE Bologna • 2-7 dicembre 2020 Arti | Migrazioni | Cittadinanze performance | incursioni radiofoniche | talk | dj-set | film | workshop 𝑊𝑒 𝑇ℎ𝑒 𝑃𝑒𝑜𝑝𝑙𝑒 si manifesta con un presidio invernale. Attraverso gli approcci di registe, artisti, compositrici, studiosi, radio artist si afferma l’urgenza di una politica dell’ascolto basata sul diritto di tutti a essere ascoltati. Gesti vocali, scambi di patrimoni sonori di diversa provenienza, voci alla ricerca dei propri corpi, narrazioni connesse a diritti non riconosciuti, assemblaggi diasporici di suoni d’archivio: 𝑊𝑒 𝑇ℎ𝑒 𝑃𝑒𝑜𝑝𝑙𝑒 è un “teatro acustico”, uno spazio per poetiche relazionali in cui si “agisce di concerto”. Non un invito a operare in conformità, ma a negoziare scopi e azioni convergenti/divergenti in pratiche artistiche che operano concretamente contro bianchezza, subalternità razziale, di genere, sociale, economica. “People” non è una voce unitaria, presuppone una pluralità di corpi che non costruiscono un unico soggetto. Nel “We” risuona una moltitudine di pronunce che si radunano in luoghi temporalmente diversi, in differenti tipi di spazi, ambienti e zone d’ombra.
    31m 54s
  • Necropolis | Arkadi Zaides

    16 DEC 2020 · Attraverso un'indagine archivistica e corporea, Arkadi Zaides cerca di dare una risposta alla mancata identificazione dei migranti morti nel tentativo di raggiungere l'Europa. La giornalista, Francesca Mannocchi e lo studioso, Sandro Mezzadra dialogano con il regista sulla tragedia umana in corso lungo i confini d’Europa e indagano le ragioni dell’anonimato delle vittime. Coordina Piersandra Di Matteo. Atlas of Transitions Biennale WE THE PEOPLE Bologna • 2-7 dicembre 2020 Arti | Migrazioni | Cittadinanze performance | incursioni radiofoniche | talk | dj-set | film | workshop 𝑊𝑒 𝑇ℎ𝑒 𝑃𝑒𝑜𝑝𝑙𝑒 si manifesta con un presidio invernale. Attraverso gli approcci di registe, artisti, compositrici, studiosi, radio artist si afferma l’urgenza di una politica dell’ascolto basata sul diritto di tutti a essere ascoltati. Gesti vocali, scambi di patrimoni sonori di diversa provenienza, voci alla ricerca dei propri corpi, narrazioni connesse a diritti non riconosciuti, assemblaggi diasporici di suoni d’archivio: 𝑊𝑒 𝑇ℎ𝑒 𝑃𝑒𝑜𝑝𝑙𝑒 è un “teatro acustico”, uno spazio per poetiche relazionali in cui si “agisce di concerto”. Non un invito a operare in conformità, ma a negoziare scopi e azioni convergenti/divergenti in pratiche artistiche che operano concretamente contro bianchezza, subalternità razziale, di genere, sociale, economica. “People” non è una voce unitaria, presuppone una pluralità di corpi che non costruiscono un unico soggetto. Nel “We” risuona una moltitudine di pronunce che si radunano in luoghi temporalmente diversi, in differenti tipi di spazi, ambienti e zone d’ombra.
    1h 3m 25s
  • Zimmerfrei | Saga

    16 DEC 2020 · Com’è la città di Bologna vista da un gruppo di adolescenti in transito? Saga è la docuserie e l’originale coming-of-age movie che lo racconta seguendo nell’arco di tre anni il punto di vista e le esperienze di alcuni giovani e giovanissimi di diverse provenienze. Ne emerge una nuova idea di cittadinanza e di città inclusiva. Atlas of Transitions Biennale WE THE PEOPLE Bologna • 2-7 dicembre 2020 Arti | Migrazioni | Cittadinanze performance | incursioni radiofoniche | talk | dj-set | film | workshop 𝑊𝑒 𝑇ℎ𝑒 𝑃𝑒𝑜𝑝𝑙𝑒 si manifesta con un presidio invernale. Attraverso gli approcci di registe, artisti, compositrici, studiosi, radio artist si afferma l’urgenza di una politica dell’ascolto basata sul diritto di tutti a essere ascoltati. Gesti vocali, scambi di patrimoni sonori di diversa provenienza, voci alla ricerca dei propri corpi, narrazioni connesse a diritti non riconosciuti, assemblaggi diasporici di suoni d’archivio: 𝑊𝑒 𝑇ℎ𝑒 𝑃𝑒𝑜𝑝𝑙𝑒 è un “teatro acustico”, uno spazio per poetiche relazionali in cui si “agisce di concerto”. Non un invito a operare in conformità, ma a negoziare scopi e azioni convergenti/divergenti in pratiche artistiche che operano concretamente contro bianchezza, subalternità razziale, di genere, sociale, economica. “People” non è una voce unitaria, presuppone una pluralità di corpi che non costruiscono un unico soggetto. Nel “We” risuona una moltitudine di pronunce che si radunano in luoghi temporalmente diversi, in differenti tipi di spazi, ambienti e zone d’ombra.
    21m 55s
  • Our Silences Will Not Protect Us

    16 DEC 2020 · La commistione tra, rap, field recording, electro house e afrobeat, sono per la sound artist e attivista Rokia Bamba modi per declinare narrazioni diasporiche, comporre universi acustici aperti a immaginari non eurocentrati. In dialogo con Federico De Felice, dj e co-fondatore di Atlantico Festival, Bamba presenterà il suo il lavoro di "informal archiving" capace di far emergere universi sonori minoritari e contro-egemonici. In collaborazione con Atlantico Festival. Atlas of Transitions Biennale WE THE PEOPLE Bologna • 2-7 dicembre 2020 Arti | Migrazioni | Cittadinanze performance | incursioni radiofoniche | talk | dj-set | film | workshop 𝑊𝑒 𝑇ℎ𝑒 𝑃𝑒𝑜𝑝𝑙𝑒 si manifesta con un presidio invernale. Attraverso gli approcci di registe, artisti, compositrici, studiosi, radio artist si afferma l’urgenza di una politica dell’ascolto basata sul diritto di tutti a essere ascoltati. Gesti vocali, scambi di patrimoni sonori di diversa provenienza, voci alla ricerca dei propri corpi, narrazioni connesse a diritti non riconosciuti, assemblaggi diasporici di suoni d’archivio: 𝑊𝑒 𝑇ℎ𝑒 𝑃𝑒𝑜𝑝𝑙𝑒 è un “teatro acustico”, uno spazio per poetiche relazionali in cui si “agisce di concerto”. Non un invito a operare in conformità, ma a negoziare scopi e azioni convergenti/divergenti in pratiche artistiche che operano concretamente contro bianchezza, subalternità razziale, di genere, sociale, economica. “People” non è una voce unitaria, presuppone una pluralità di corpi che non costruiscono un unico soggetto. Nel “We” risuona una moltitudine di pronunce che si radunano in luoghi temporalmente diversi, in differenti tipi di spazi, ambienti e zone d’ombra.
    1h 27m 54s
  • A Forgotten Tune

    16 DEC 2020 · La poetessa, performer e attivista ugandese Carolyne Afroetry ha composto una poesia pensando a un gruppo di persone di diverse provenienze residenti a Bologna come punto di partenza per un percorso laboratoriale di scambio vocale/corale. Affrontando temi quali l’ipersessualizzazione del corpo della donna africana o la gender inequality nell’arte, la sua voce insieme alle incursione sonore delle Chemin des femmes e Le Core Voci Indisciplinate, diventa il cuore di una partitura multivocale trasformata in canzone dalla compositrice Meike Clarelli del Collettivo Amigdala. In collaborazione con Afro Women Poetry. Atlas of Transitions Biennale WE THE PEOPLE Bologna • 2-7 dicembre 2020 Arti | Migrazioni | Cittadinanze performance | incursioni radiofoniche | talk | dj-set | film | workshop 𝑊𝑒 𝑇ℎ𝑒 𝑃𝑒𝑜𝑝𝑙𝑒 si manifesta con un presidio invernale. Attraverso gli approcci di registe, artisti, compositrici, studiosi, radio artist si afferma l’urgenza di una politica dell’ascolto basata sul diritto di tutti a essere ascoltati. Gesti vocali, scambi di patrimoni sonori di diversa provenienza, voci alla ricerca dei propri corpi, narrazioni connesse a diritti non riconosciuti, assemblaggi diasporici di suoni d’archivio: 𝑊𝑒 𝑇ℎ𝑒 𝑃𝑒𝑜𝑝𝑙𝑒 è un “teatro acustico”, uno spazio per poetiche relazionali in cui si “agisce di concerto”. Non un invito a operare in conformità, ma a negoziare scopi e azioni convergenti/divergenti in pratiche artistiche che operano concretamente contro bianchezza, subalternità razziale, di genere, sociale, economica. “People” non è una voce unitaria, presuppone una pluralità di corpi che non costruiscono un unico soggetto. Nel “We” risuona una moltitudine di pronunce che si radunano in luoghi temporalmente diversi, in differenti tipi di spazi, ambienti e zone d’ombra.
    13m 12s
  • Talk - Sound, Acustincs and Politics of listening

    16 DEC 2020 · Come possiamo concepire l’ascolto del corpo? Il seminario analizza la dimensione sociale e politica dell’ascolto, Dall’ascolto singolare a quello condiviso, fino all’ascolto che ridispone economie e assetti acustici che influenzano lavoro creativo e pratiche emancipatorie. A cura di Brandon LaBelle, in dialogo con Christine Eyene e Hypatia Vourloumis. Atlas of Transitions Biennale WE THE PEOPLE Bologna • 2-7 dicembre 2020 Arti | Migrazioni | Cittadinanze performance | incursioni radiofoniche | talk | dj-set | film | workshop 𝑊𝑒 𝑇ℎ𝑒 𝑃𝑒𝑜𝑝𝑙𝑒 si manifesta con un presidio invernale. Attraverso gli approcci di registe, artisti, compositrici, studiosi, radio artist si afferma l’urgenza di una politica dell’ascolto basata sul diritto di tutti a essere ascoltati. Gesti vocali, scambi di patrimoni sonori di diversa provenienza, voci alla ricerca dei propri corpi, narrazioni connesse a diritti non riconosciuti, assemblaggi diasporici di suoni d’archivio: 𝑊𝑒 𝑇ℎ𝑒 𝑃𝑒𝑜𝑝𝑙𝑒 è un “teatro acustico”, uno spazio per poetiche relazionali in cui si “agisce di concerto”. Non un invito a operare in conformità, ma a negoziare scopi e azioni convergenti/divergenti in pratiche artistiche che operano concretamente contro bianchezza, subalternità razziale, di genere, sociale, economica. “People” non è una voce unitaria, presuppone una pluralità di corpi che non costruiscono un unico soggetto. Nel “We” risuona una moltitudine di pronunce che si radunano in luoghi temporalmente diversi, in differenti tipi di spazi, ambienti e zone d’ombra.
    1h 49m 38s
  • Voci di Lingua Madre

    16 DEC 2020 · Incontro con la regista Lola Arias e gli attori dello spettacolo Lingua Madre: Donatella Allegro, Angela Balzano, Marzia Bisognin, Chiara Bodini, Egon Botteghi, Giovanni D’Alessandro, Eloisa Gatto, Florette Zengue, Martina Zucchini Da più di un anno Lola Arias ha intrapreso a Bologna una ricerca radicale sugli immaginari della maternità contemporanea. In Voci da Lingua Madre la regista argentina e i protagonisti dello spettacolo raccontano impressioni, scelte di vita e desideri, dinamiche del lavoro teatrale collettivo, nel giorno in cui era previsto il debutto dello spettacolo prodotto da ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione. Atlas of Transitions Biennale WE THE PEOPLE Bologna • 2-7 dicembre 2020 Arti | Migrazioni | Cittadinanze performance | incursioni radiofoniche | talk | dj-set | film | workshop 𝑊𝑒 𝑇ℎ𝑒 𝑃𝑒𝑜𝑝𝑙𝑒 si manifesta con un presidio invernale. Attraverso gli approcci di registe, artisti, compositrici, studiosi, radio artist si afferma l’urgenza di una politica dell’ascolto basata sul diritto di tutti a essere ascoltati. Gesti vocali, scambi di patrimoni sonori di diversa provenienza, voci alla ricerca dei propri corpi, narrazioni connesse a diritti non riconosciuti, assemblaggi diasporici di suoni d’archivio: 𝑊𝑒 𝑇ℎ𝑒 𝑃𝑒𝑜𝑝𝑙𝑒 è un “teatro acustico”, uno spazio per poetiche relazionali in cui si “agisce di concerto”. Non un invito a operare in conformità, ma a negoziare scopi e azioni convergenti/divergenti in pratiche artistiche che operano concretamente contro bianchezza, subalternità razziale, di genere, sociale, economica. “People” non è una voce unitaria, presuppone una pluralità di corpi che non costruiscono un unico soggetto. Nel “We” risuona una moltitudine di pronunce che si radunano in luoghi temporalmente diversi, in differenti tipi di spazi, ambienti e zone d’ombra.
    22m 43s
  • Magnitudo | Azione vocale collettiva

    16 DEC 2020 · In pieno lockdown è stata lanciata una call pubblica che invitava a condividere un gesto vocale. frammenti audio arrivati, più di 100, sono ora tessuti insieme in una serie di quattro componimenti musicali e diffusi da NEU RADIO: Tellurica, Sciame, Radon e Oscillatorio. I quattro brani, composti da Mieke Clarelli e Davide Fasulo, contengono le oscillazioni e ondulazioni di ciascuna voce: un coro che, seppur distanziato e anonimo, arriva tuttavia ad esistere. Magnitudo è un progetto di Collettivo Amigdala. Atlas of Transitions Biennale WE THE PEOPLE Bologna • 2-7 dicembre 2020 Arti | Migrazioni | Cittadinanze performance | incursioni radiofoniche | talk | dj-set | film | workshop 𝑊𝑒 𝑇ℎ𝑒 𝑃𝑒𝑜𝑝𝑙𝑒 si manifesta con un presidio invernale. Attraverso gli approcci di registe, artisti, compositrici, studiosi, radio artist si afferma l’urgenza di una politica dell’ascolto basata sul diritto di tutti a essere ascoltati. Gesti vocali, scambi di patrimoni sonori di diversa provenienza, voci alla ricerca dei propri corpi, narrazioni connesse a diritti non riconosciuti, assemblaggi diasporici di suoni d’archivio: 𝑊𝑒 𝑇ℎ𝑒 𝑃𝑒𝑜𝑝𝑙𝑒 è un “teatro acustico”, uno spazio per poetiche relazionali in cui si “agisce di concerto”. Non un invito a operare in conformità, ma a negoziare scopi e azioni convergenti/divergenti in pratiche artistiche che operano concretamente contro bianchezza, subalternità razziale, di genere, sociale, economica. “People” non è una voce unitaria, presuppone una pluralità di corpi che non costruiscono un unico soggetto. Nel “We” risuona una moltitudine di pronunce che si radunano in luoghi temporalmente diversi, in differenti tipi di spazi, ambienti e zone d’ombra.
    20m 24s
  • Introduzione Piersandra di Matteo

    16 DEC 2020 · Piersandra di Matteo presenta We The People, ultima edizione di Atlas of Transitions Biennale. Registe, artisti, compositrici, studiosi, radio artist affermano l’urgenza di una politica dell’ascolto, un “teatro acustico”, uno spazio per poetiche relazionali in cui “agire di concerto” e basato sul diritto di tutti a essere ascoltati. Atlas of Transitions Biennale WE THE PEOPLE Bologna • 2-7 dicembre 2020 Arti | Migrazioni | Cittadinanze performance | incursioni radiofoniche | talk | dj-set | film | workshop 𝑊𝑒 𝑇ℎ𝑒 𝑃𝑒𝑜𝑝𝑙𝑒 si manifesta con un presidio invernale. Attraverso gli approcci di registe, artisti, compositrici, studiosi, radio artist si afferma l’urgenza di una politica dell’ascolto basata sul diritto di tutti a essere ascoltati. Gesti vocali, scambi di patrimoni sonori di diversa provenienza, voci alla ricerca dei propri corpi, narrazioni connesse a diritti non riconosciuti, assemblaggi diasporici di suoni d’archivio: 𝑊𝑒 𝑇ℎ𝑒 𝑃𝑒𝑜𝑝𝑙𝑒 è un “teatro acustico”, uno spazio per poetiche relazionali in cui si “agisce di concerto”. Non un invito a operare in conformità, ma a negoziare scopi e azioni convergenti/divergenti in pratiche artistiche che operano concretamente contro bianchezza, subalternità razziale, di genere, sociale, economica. “People” non è una voce unitaria, presuppone una pluralità di corpi che non costruiscono un unico soggetto. Nel “We” risuona una moltitudine di pronunce che si radunano in luoghi temporalmente diversi, in differenti tipi di spazi, ambienti e zone d’ombra.
    24m 25s

Atlas of Transitions Biennale | We the People assembla suoni d’archivio in una prospettiva non eurocentrica, tesse gesti vocali inviati da decine di cittadini, ospita atti concertati di silenzio, accoglie...

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Atlas of Transitions Biennale | We the People assembla suoni d’archivio in una prospettiva non eurocentrica, tesse gesti vocali inviati da decine di cittadini, ospita atti concertati di silenzio, accoglie scambi di patrimoni sonori tra donne di diversa provenienza, trasmette conversazioni con teorici, artisti e curatori internazionali: questo “spazio acustico” ridiventa un ciclo di ascolti grazie alla diffusione su Usmaradio.
Al termine del festival è possibile rivivere le sue tappe attraverso podcast ascoltabili e condivisibili che costruiscono un archivio acustico dell’ultima tappa della biennale.
https://bologna.emiliaromagnateatro.com

Usmaradio è l’emittente che affianca il “CRIR Centro di Ricerca Interdipartimentale per la Radiofonia” dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino. A Usmaradio le pratiche della radiofonia internazionale più innovativa si relazionano a teatro, radio art, elettronica, live radio, media e gender, sound art, comunità, narrazione e fluidità.
www.usmaradio.org
https://www.facebook.com/usmaradio
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Author USMARADIO
Categories Arts
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