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Analisi e commenti | RRL

  • 248 La battaglia dei simboli nella civiltà dell’immagine

    21 APR 2024 · Due episodi avvenuti in Italia negli stessi giorni di aprile 2024 ci spingono alla riflessione. A Milano si è aperta una controversia su una statua che rappresenta la maternità e che doveva essere situata in una piazza, in zona di Porta Venezia. La statua, in bronzo, rappresenta una donna che allatta un neonato ed è intitolata Dal latte materno veniamo. E’ stata realizzata dalla scultrice Vera Amodeo ed è stata donata dalla figlia dell’artista. Però la commissione del Comune che valuta la posa di opere d’arte in spazi pubblici ha dato parere negativo alla collocazione. Questa la motivazione: «La scultura rappresenta valori rispettabili ma non universalmente condivisibili da tutte le cittadine e i cittadini, ragion per cui non viene dato parere favorevole all’inserimento in uno spazio condiviso».  La presa di posizione della Commissione sembra che non sia stata approvata dal sindaco di Milano Giuseppe Sala, che vorrebbe esporla alla clinica Mangiagalli, ma sono gli ambienti di sinistra a cui egli si è legato che contestano il monumento.
    7m 58s
  • 247 “Dignitas infinita”: un getto di acqua fresca nell’incendio?

    15 APR 2024 · La Dichiarazione Dignitas infinita, pubblicata l’8 aprile 2024 dal Dicastero per la Dottrina della Fede, con l’approvazione di papa Francesco, ha suscitato controversie, come spesso accade ai documenti del Regnante Pontefice.
    9m 49s
  • 246 Riformare, non sfigurare la Chiesa

    7 APR 2024 · Di fronte allo sfacelo della situazione ecclesiastica contemporanea non manca nel mondo tradizionalista chi arriva a mettere in dubbio le stesse istituzioni della Chiesa, a cominciare dal Papato. C’è chi sostiene, ad esempio, la necessità di rafforzare il potere dei vescovi, spogliando il Papa delle prerogative che ne farebbero un autocrate; una tesi non molto lontana da quella progressista della Chiesa sinodale, che vorrebbe ridurre il ruolo del Pontefice a un primato puramente onorifico. Altri sostengono l’abolizione dello Stato della Città del Vaticano, altri ancora vorrebbero abolire ogni forma di potere giuridico ed economico del Papato, ricordando le parole del Vangelo “non prendete borsa, né bisaccia, né denaro, né sandali, né due tuniche” (Lc 10,4). Così, il mito della Chiesa “primitiva” opposta a quella “costantiniana”, un tempo cavallo di battaglia di protestanti e modernisti, si fa strada oggi tra i cattolici fedeli alla Tradizione. La frattura con la Tradizione della Chiesa, all’origine del disastro attuale, risalirebbe non al Concilio Vaticano II, ma all’Imperatore Costantino.La confusione è grande e vorremo ricordare alcune verità tratte dal Magistero perenne della Chiesa. Dobbiamo conoscere e amare la Chiesa per come è stata voluta da Gesù Cristo e non per come noi vorremmo che fosse.La Chiesa fondata da Gesù Cristo è una realtà che  nasce e vive nella storia ed è allo stesso tempo umana e divina: umana per le membra di cui si compone, soprannaturale e divina per la sua origine, per il suo fine, per i suoi mezzi. Come società umana, la Chiesa è un corpo visibile, composto da persone non necessariamente sante o in stato di grazia, ma unite dalla stessa fede sotto un medesimo governo.  Questo governo, per volere del suo Fondatore è monarchico e gerarchico, ed è dotato di tutti i mezzi per esistere ed operare. Quali sono questi mezzi? Il primo è l’esistenza di leggi. La Chiesa è una società nel suo ambito perfetta, che non solo insegna, ma governa. Perciò ha anche il diritto di formulare delle leggi ed infliggere delle pene proporzionate alla gravità delle loro violazioni.Essendo la Chiesa governata da vescovi in unione con il Papa, è necessaria poi un’organizzazione territoriale. Per questo le sue diocesi sono configurate e distribuite secondo zone geografiche distinte.La Chiesa può anche disporre di beni temporali, tratti dai liberi contributi sia dei fedeli che dello Stato, e di chiunque sia convinto dell’importanza della sua missione e sia desideroso di favorirla. E’ questa l’origine del patrimonio della Chiesa, riconosciuto dagli imperatori Costantino e Licinio, fin dal 313 dopo Cristo. Alla fine del V secolo, in un periodo in cui mancava un’amministrazione imperiale continuativa ed efficiente, il Papa san Gregorio Magno (590-604) volle assicurare una vigorosa amministrazione dei beni della Chiesa (patrimonium Petri), perché essa iniziava ad assumersi responsabilità pubbliche che esigevano ingenti mezzi materiali. Paolo Diacono, biografo di Gregorio, ci offre un resoconto dettagliato dei patrimoni di cui il Papa fu abile amministratore. I viaggi e il mantenimento dei missionari nei diversi paesi; le ambascerie presso l’imperatore e quelle dei legati straordinari, che dovevano spesso intraprendere lunghi viaggi per conto del Papa; le fondazioni o le visite dei monasteri; l’esercizio della giustizia sotto ogni forma; tutto questo comportava spese che venivano assunte dall’insieme dei beni della Chiesa denominato Patrimonio di San Pietro. Questo patrimonio non venne accumulato per esercitare un crescente potere politico, ma per garantire la piena libertà dell’azione evangelizzatrice della Chiesa e mantenere il Primato ecclesiastico di Roma in tutta la Cristianità.
    9m 39s
  • 245 La Pasqua delle tre encicliche

    1 APR 2024 · Il titolo “La Pasqua delle tre encicliche” vuole ricordare tre importanti documenti emanati da papa Pio XI a distanza di pochi giorni l'uno dall'altro nel marzo del 1937. Tre Encicliche che si rivolgevano a tutti i cattolici del mondo e che mantengono ancora oggi la loro attualità. 
    9m 23s
  • 244 - San Disma il buon Ladrone

    24 MAR 2024 · La liturgia latina della Chiesa ricorda il 25 marzo san Disma, il buon Ladrone, a cui Gesù disse sul Calvario: “Oggi sarai con me in Paradiso”. La scelta del 25 marzo non è casuale. Questa data non è solo quella dell’Annunciazione e dell’Incarnazione del Verbo ma secondo un’antica tradizione è anche il giorno in cui il Salvatore dell’Umanità consumò il suo supremo sacrificio. Il Vangelo ci dice che sul Calvario crocifissero Gesù con due Ladroni, mettendone uno alla sua destra e uno alla sua sinistra (Lc, 23, 39-42). Ne conosciamo il nome dai Vangeli apocrifi: Disma il buon Ladrone e Gisma, o Gesta il cattivo Ladrone.
    10m 5s
  • 243 La Settimana di Passione

    17 MAR 2024 · Nel calendario liturgico la Settimana Santa è preceduta dalla Settimana detta di Passione. Le due settimane, quella di Passione e quella Santa, sono divise dalla Domenica delle Palme. La Domenica che apre la prima settimana è chiamata Domenica di Passione, perché in questo giorno la Chiesa comincia a dedicare i suoi pensieri ai patimenti del Redentore. Sono gli ultimi giorni della vita pubblica di Gesù, che continua a operare miracoli e con le sue profezie annuncia la distruzione del tempio di Gerusalemme. Nella Settimana Santa Gesù appare come il mite e innocente Agnello che si offre in sacrificio per togliere i peccati del mondo. Nella Settimana di Passione Gesù sa che l’ora del sacrificio è prossima, ma non è ancora giunta, e combatte a viso aperto i Farisei, sciogliendo con l’arma della verità, i nodi dei loro artifici dialettici, della loro simulazione, dei loro intrighi. 
    8m 33s
  • 242 -  Angeli e demoni secondo santa Francesca Romana

    10 MAR 2024 · Chi si trova a Roma nel giorno della festa di santa Francesca Romana, il 9 marzo, ha la possibilità di visitare il luogo dove ha vissuto anta Francesca: Via del Teatro Marcello, 32, nelle vicinanze del Campidoglio.  Santa Francesca Romana (1384-1440) è celebre per le sue visioni degli angeli, ma ricordiamo che essa è famosa anche per le sue visioni dell’Inferno. Lo vogliamo ricordare anche attraverso un commento che a Lei dedicò il prof Plinio Corrêa de Oliveira.. La santa descrive Lucifero come il più brillante dei Serafini; per questa ragione il suo peccato fu molto grave. I Serafini sono il più alto tra i nove cori degli Angeli. Lucifero pertanto era il più alto in grado fra gli angeli che si ribellarono, e per questo fu gettato nella parte più profonda dell’Inferno. Ci furono angeli che scelsero di seguire Lucifero con speciale malizia e di loro iniziativa. Furono gettati all’Inferno e sono tormentati da lui perché egli è più potente di loro, e – ci dice Santa Francesca Romana – la Divina Giustizia ha delegato a Lucifero il compito di punire per tutta l’eternità coloro che egli un giorno convinse a seguirlo nella ribellione.
    7m 47s
  • 241 - Papa Francesco, "l'invidia e la vanga gloria"

    3 MAR 2024 · Papa Francesco, nell’udienza generale del 28 febbraio, ha dedicato la sua catechesi al tema “L’invidia e la vanagloria” (Gal. 5, 24-36). Nel saluto ai pellegrini di lingua spagnola il Papa ha raccomandato di meditare con frequenza durante questa Quaresima le Litanie dell’umiltà del cardinale Rafael Merry del Val (1865-1930), per combattere i vizi che ci allontanano dalla vita in Cristo. Non è la prima volta che il Papa si riferisce a questa celebre preghiera del cardinale che fu segretario di Stato di san Pio X. Lo fece nell’udienza del 13 giugno 2019, proponendo come “una specie di decalogo” le Litanie dell’umiltà, che aveva ripreso dall’agenzia “Corrispondenza romana”, citata nell’ultima nota del suo discorso. La retta conoscenza di sé è la radice e la misura dell’umiltà. Il detto “conosci te stesso” era per i filosofi greci il fondamento della sapienza, ma per nessuna altra virtù, osserva il padre Cathrein, il conoscere sé stesso è più importante che per l’umiltà (L’umiltà cristiana, Morcelliana, Brescia 1931, pp. 35-37). Però i più grandi filosofi greci, come Aristotele, non hanno mai conosciuto l’umiltà, perché non hanno mai avuto il chiaro concetto cristiano della creazione dal nulla, e perciò non hanno mai raggiunto la completa chiarezza circa la vera natura delle relazioni dell’uomo con Dio. Creando l’uomo, Dio lo trae dal nulla e nel nulla l’uomo ricadrebbe, se Dio non lo mantenesse nell’essere in ogni momento della sua esistenza. Tutte le creature tornerebbero ad inabissarsi nel nulla, se Dio non le conservasse ininterrottamente nell’essere. Come dice san Paolo, “Dio regge tutto con la parola della sua potenza” (Eb. I, 3). Poiché Dio ha creato dal nulla tutte le cose e le conserva, le guida e le governa, è Lui l’altissimo e assoluto padrone e signore del cielo e della terra. L’umiltà innalza il suo edificio sulla conoscenza del proprio nulla. La società in cui viviamo esalta il principio di auto-determinazione dell’uomo che è antitetico al concetto di umiltà. L’autodeterminazione è indipendenza da tutti e da tutto, mentre l’umiltà è un sentimento di profonda dipendenza da Dio, di fronte a cui l’uomo riconosce di essere un nulla. Non basta però riconoscere teoricamente il nostro nulla dinanzi a Dio; bisogna viverlo nella pratica e le Litanie del cardinale Merry del Val ci aiutano a farlo. Se la retta ragione ci dice che siamo nulla in noi stessi, il nostro cuore deve amare il nascondimento e la dimenticanza di noi stessi, anche per la nostra profonda inclinazione al peccato, che ci deriva dal peccato originale. Per questo l’Imitazione di Cristo dice “Ama nesciri et nihil reputari” (L. I, c. 2, n. 3): “Desidera di essere ignorato e di essere ritenuto un nulla”. E’ questo un principio fondamentale della vita cristiana espresso dalle Litanie dell’umiltà, con le quali chiediamo a Dio di essere liberati dai nostri desideri di onore e di gloria e dal timore di essere disprezzati e dimenticati dal nostro prossimo. Nell’ultima parte delle Litanie, che esprimono il grado più perfetto di umiltà, chiediamo di ricevere la grazia di desiderare che gli altri siano amati, stimati e preferiti a noi in ogni cosa, per meglio inabissarci nel nostro nulla. Ma ascoltiamo le parole del cardinale Merry del Val: O Gesù! mite ed umile di cuore! Esauditemi.Dal desiderio di essere stimato – Liberatemi, Gesù.Dal desiderio di essere amato – Liberatemi, Gesù,Dal desiderio di essere decantato – Liberatemi, Gesù.Dal desiderio di essere onorato – Liberatemi Gesù.Dal desiderio di essere lodato – Liberatemi, Gesù.Dal desiderio di essere preferito agli altri – Liberatemi, Gesù.Dal desiderio di essere consultato – Liberatemi, Gesù,Dal desiderio di essere approvato – Liberatemi, Gesù.Dal timore di essere umiliato – Liberatemi, Gesù.Dal timore di essere disprezzato – Liberatemi, Gesù.Dal timore di soffrire ripulse – Liberatemi, Gesù.Dal timore di essere calunniato – Liberatemi, Gesù.Dal timore di essere dimenticato – Liberatemi, Gesù.Dal timore di essere preso in ridicolo – Liberatemi, Gesù.Dal timore di essere ingiuriato – Liberatemi, Gesù.Dal timore di essere sospettato – Liberatemi Gesù.Che gli altri siano amati più di me – Gesù, datemi la grazia di desiderarlo!Che gli altri siano stimati più di me – Gesù, datemi la grazia di desiderarlo!Che gli altri possano crescere nell’opinione del mondo e che io possa diminuire – Gesù, datemi la grazia di desiderarlo!Che gli altri possano essere impiegati ed io messo in disparte – Gesù, datemi la grazia di desiderarlo!Che gli altri possano essere lodati ed io, non curato – Gesù, datemi la grazia di desiderarlo!Che gli altri possano essere preferiti a me in ogni cosa – Gesù, datemi la grazia di desiderarlo!Che gli altri possano essere più santi di me, purché io divenga santo in quanto posso – Gesù datemi la grazia di desiderarlo! Queste litanie sono una risposta al narcisismo contemporaneo, cioè al bisogno sfrenato di ammirazione che si fonda sull’auto-inganno e su di una falsa rappresentazione della realtà, in cui l’esaltazione dell’Io si sostituisce alla gloria di Dio. Vivere nello spirito delle Litanie del cardinale Merry del Val significa vivere nello spirito del Vangelo, che ci ricorda: “chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».(Lc, 18, 14)
    7m 24s
  • 240 - Lo spirito di penitenza

    25 FEB 2024 · La penitenza è innanzitutto un sacramento: il sacramento nel quale il sacerdote in nome di Dio rimette i peccati commessi dopo il battesimo. Il sacramento della penitenza, come ogni sacramento, ha una materia e una forma, cioè è un rito composto di cose e parole. La materia è costituita dai tre atti del peccatore: il pentimento o contrizione, la confessione vera e propria, e la soddisfazione, cioè l’accettazione della penitenza imposta dal sacerdote. La forma del sacramento è la sentenza del sacerdote, ovvero l’assoluzione del penitente, che deriva dal potere giudiziale che ha la Chiesa. La Chiesa ha infatti la capacità di assolvere o condannare, secondo le parole di Gesù Cristo, quando nel giorno della Risurrezione, soffiando sugli apostoli disse “riceverete lo Spirito Santo, i peccati che voi rimetterete saranno rimessi, quelli che riterrete saranno ritenuti” (Gv, 20, 22- 23).
    8m 57s
  • 239 - Una fase di scristianizzazione dell’Italia: Nuovo Concordato dell’11 febbraio 1984

    18 FEB 2024 · Quarant’anni fa, il 18 febbraio 1984, il presidente del Consiglio Bettino Craxi ed il cardinale Segretario di Stato Agostino Casaroli firmarono solennemente a Villa Madama, il Nuovo Concordato tra la Santa Sede lo Stato italiano, che rivedeva profondamente i Patti Lateranensi dell’11 febbraio 1929. I Patti Lateranensi del 1929, avevano sancito un nuovo rapporto di collaborazione tra Chiesa e Stato in Italia, la cosiddetta “Conciliazione”, dopo il lungo dissidio seguito all’occupazione militare dello Stato pontificio e alla presa di Roma del 20 settembre 1870. Essi avevano il loro principio fondamentale nel riconoscimento della Religione cattolica, apostolica e romana, come la sola Religione dello Stato. Da questo principio scaturivano alcune importanti conseguenze, come l’insegnamento della dottrina cristiana nelle scuole, il riconoscimento giuridico del matrimonio sacramentale, la proclamazione del carattere sacro della città di Roma. La Costituzione repubblicana del 1948, pur essendo animata da un profondo spirito laicista,
    8m 57s

Analisi e commenti sull'attualità religiosa, politica e culturale. Ascolta il podcast di radioromalibera.org a cura del prof. Roberto de Mattei. Ogni venerdì alle ore 17 una nuova puntata. VISITA IL...

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Analisi e commenti sull'attualità religiosa, politica e culturale. Ascolta il podcast di radioromalibera.org a cura del prof. Roberto de Mattei. Ogni venerdì alle ore 17 una nuova puntata.

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