Aida, figlia di due mondi

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Come nasce Aida? Chi si nasconde dietro quest’opera eterna?
Il Maestro Giuseppe Verdi, l’editore Giulio Ricordi e l’Egittologo Auguste Mariette vi aspettano per questo incredibile viaggio nel tempo.
Un podcast realizzato dal Museo Egizio di Torino, l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani e l’Archivio Storico Ricordi. Dal 23 marzo un nuovo episodio al giorno dal mercoledì alla domenica.
E dal 17 marzo al 5 giugno vi aspettiamo al Museo Egizio per vedere la mostra "Aida figlia di due mondi”.

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Aida, figlia di due mondi

15. Quando si alzerà il sipario ci si crederà veramente in Egitto

10 APR 2022 · Dopo 4 mesi di assedio, i prussiani entrano a Parigi. La Francia dichiara la resa e Mariette riesce a ripartire per l’Egitto. I lavori sui costumi e le scene riprendono di gran lena. Mariette è molto soddisfatto del lavoro realizzato ma c’è ancora una vecchia questione molto seria che non lo lascia tranquillo e che potrebbe rovinare tutti gli sforzi e i sacrifici fatti.

6m 44s
14. Aspettiamo i prussiani, sicuri che non ci prenderanno

9 APR 2022 · E’ il 19 settembre 1870. Una tragica catena di sconfitte dell’esercito francese ha condotto i Prussiani fino a Parigi dove la produzione di Aida è ancora in fase di gestazione. In questo scambio tra Draneht Bey e Mariette lo spettro della guerra è ormai alle porte della capitale francese.

6m 39s
13. Bisogna mettere in moto tutto un mondo

8 APR 2022 · Arrivato a Parigi, intorno all’8 luglio 1870, Mariette raggiunge Du Locle e avvia i contatti con costumisti, pittori di scena, gioiellieri, carpentieri per iniziare i lavori.

5m 33s
12. Papaaaa, quando partiamo

7 APR 2022 · Dopo un paio di mesi di intensi scambi, tramite lettere e telegrammi, finalmente Verdi, entusiasta del soggetto di Mariette, accetta l’incarico: è l’inizio di Giugno del 1870.

5m 26s
11. Ha un titolo curioso "Aida"

6 APR 2022 · “Le scene saranno basate su testimonianze storiche; i costumi saranno disegnati secondo i bassorilievi dell'Alto Egitto. Non si risparmierà alcuno sforzo in questo senso e la messa in scena sarà la più splendida che si possa immaginare”

6m 16s
10. La Disposizione scenica 1872: uno spettacolo “d’autore”?

3 APR 2022 · Aida fu la prima opera del tutto nuova per la quale Verdi e Ricordi vollero approntare uno stringente vademecum scenico-registico – com’era d’uso da decenni all’Opéra di Parigi – per chi l’avrebbe allestita di nuovo dopo le rappresentazioni d’esordio. Di fronte, in particolare, al fiorire odierno del “teatro di regia” ci si è interrogati a fondo su natura e legittimità di una tale “autorialità” relativa alle messinscene. Ed è dibattito istruttivo per ogni amante del teatro d’opera.

3m 59s
9. Un’opera colonialista?

2 APR 2022 · A partire da riflessioni del letterato e teorico arabo-statunitense Edward Said (noto per la sua critica al concetto di “Orientalismo”), un interessante e animato dibattito internazionale ha investito pure Aida, nelle sue possibili valenze storico-politiche sia alle origini, sia nella sua fortuna pluridecennale. Utile ad ogni estimatore di Verdi conoscere i termini d’una disputa che lo ha comunque considerato al centro di un processo culturale secolare.

3m 28s
8. Danzare in Aida

1 APR 2022 · Come in tutti i melodrammi ispirati al modello francese del grand opéra, l’inserzione di momenti di spettacolo coreutico fu indispensabile anche in Aida. Verdi riuscì ad integrarveli in maniera superba. Giusto quindi ripercorrere, in merito, i giudizi critici all’epoca dei debutti. Ma anche riflettere appena sulle condizioni in cui quegli inserti vengono realizzati oggidì.

3m 2s
7. Verdi, Ghislanzoni e la «parola scenica»

31 MAR 2022 · Nelle lettere che musicista e librettista si scambiarono durante la seconda parte del 1870 ricorrono più che mai indicazioni verdiane sulla necessità di individuare espressioni verbali concise ed efficaci, mentre viene stesa la poesia librettistica. Interessante spiegare il concetto di “parola scenica” attraverso gli esempi poi realizzati nell’opera.

4m 9s
6. Resta da fare solo il libretto, cioè i versi

30 MAR 2022 · Nella prima lettera a Ricordi in cui lo mette a parte del progetto-Aida Verdi così scrive, con paradosso solo apparente. Opererà, con quel compito, Antonio Ghislanzoni. Ma merita spiegare agli appassionati perché il compositore-drammaturgo, senza «versi», non riteneva di avere in mano un «libretto».

3m 10s