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4#UNA SOLUZIONE INFANTILE.

  • 4m 54s
  • MOLTA SEMINA, UN SOLO RACCOLTO.m4a

    15 JUL 2022 · MOLTA SEMINA, MA UN SOLO RACCOLTO . 🌾 Non ci scoraggiamo di fare il bene; perché, se non ci stanchiamo, mieteremo a suo tempo.[[Galati 6:9]] Tutti siamo capaci di fare del bene, ma pochi sono costanti, perseveranti in questa specifica missione. Sbagliamo nel pensare che il nostro bene dire e fare del bene debbano avere effetti immediati, così come accade quando gli altri fanno del male e i loro risultati sono tempestivi! Chi sa se anche voi avete fatto l'esperienza di urtare accidentale un vaso che cadendo si è frantumato o abbia subito evidenti danni! L'azione del male raccoglie immediatamente i suoi effetti. Questo modo di agire del male fa dimenticare a tutti noi il lavoro che c'è voluto per arrivare a creare quel vaso e quanta cura ha ricevuto da chi l'ha acquistato per metterlo in bella mostra, lucidandolo e togliendo ogni giorno la polvere. Il bene non agisce mai come il male. Non possiamo neanche pensare di usare i metodi della malvagità. Il seme del bene è il grano, mentre il seme del male è la zizzania. Hanno una natura completamente diversa. Il bene ripara, ricostruisce, guarisce, unisce proprio dove il male ha prodotto i suoi effetti contrari. Se fate una donazione ad un milionario, che effetto avrà il vostro bene? È scritto invece: "Egli avrà compassione dell'infelice e del bisognoso e salverà l'anima dei poveri"(Salmo 92:13). Noterete con me che il bene rivolge le sue attenzioni verso i bisognosi. Il bene che la CHIESA è tenuta a fare è certamente spirituale perché proclama il vangelo del regno di Dio, la grazia di Gesù affinché l'anima dei poveri sia salvata. Ma ciò non basta perché Gesú ci chiama a rendere concreto l'amore che proclamiamo attraverso azioni mirate. Nel Vangelo di Luca 14:12-14 Gesù *diceva pure a colui che lo aveva invitato: «Quando fai un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i vicini ricchi; perché essi potrebbero a loro volta invitare te, e così ti sarebbe reso il contraccambio; ma quando fai un convito, chiama poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato, perché non hanno modo di contraccambiare; infatti il contraccambio ti sarà reso alla risurrezione dei giusti»*. Se state notando che la vostra benevolenza risulti inutile, perché non apprezzata dalle vostre conoscenze, probabilmente mancate del principio che il fine del bene è testimoniare di Gesù. Gesù il Nazareno è venuto per i poveri, per i malati, per i derelitti della società, per i peccatori di ogni età, cultura e credo. Il nostro bene si noterà dove c'è il bisogno di Gesù. NON ci scoraggiamo e NON ci stanchiamo. *Getta il tuo pane sulle acque, perché dopo molto tempo lo ritroverai*. Non ci scoraggiamo di fare il bene; perché, se non ci stanchiamo, mieteremo a suo tempo. Dio ci benedica, F.llo Giovanni Praticó Ascolta l'audio della riflessione su youtube (https://youtu.be/dC2b2Lx9a8Q) ;Telegram (https://t.me/RiflessioniDiFede)
    4m 31s
  • TEST SULL' AVVEDUTEZZA.m4a

    15 JUL 2022 · TEST SULL' AVVEDUTEZZA ! *L'uomo accorto vede il male e si mette al riparo, ma gli ingenui proseguono e ne pagano le conseguenze.* [[Proverbi 27:12]]. Il testo rivela due capacità che determinano chi realmente siamo. Una sorta di test sull'avvedutezza, in cui discernere se facciamo parte di una categoria sempre più rara di uomini accorti o diversamente di quella fascia numerosa degli ingenui. Sembrerebbe una banalità, eppure se fosse presa in considerazione, ogni uomo si eviterebbe molte sofferenze: *l'uomo accorto vede il male e si mette al riparo, ma gli ingenui proseguono e ne pagano le conseguenze*. La percezione del pericolo non è in tutti e l'ostinatezza ad ottenere qualcosa non ci fa vedere il male fin quando non subiamo le conseguenze. L'apostolo Paolo nella sua lettera ai Corinzi ci rivela che lo Spirito Santo dona dei carismi tra i quali abbiamo " il discernimento spirituale", mentre nell'epistola di Giacomo, il pastore di Gerusalemme, ci suggerisce addirittura che: "chi non ha saggezza la chieda a Dio". Questo "uomo accorto" che Proverbi descrive come colui che si mette al riparo, non è un codardo tanto meno un insicuro. È piuttosto una persona che ha imparato a "nascondersi" nel Signore. Oggi diremo che noi siamo nascosti in Cristo. Se in ciò che stiamo vivendo percepiamo il pericolo del male, corriamo al RIPARO, alla Rocca Eterna Cristo Gesù. Invochiamo il Suo nome su noi, preghiamo, e chiediamo di entrare nel Suo riparo. Dio ci benedica, f.llo Giovanni Praticó.
    2m 27s
  • 3m
  • Explicit

    UNA SOLUZIONE INFANTILE.m4a

    30 JUN 2022 · UNA SOLUZIONE INFANTILE ! E io dico: «Oh, avessi ali come di colomba, per volare via e trovare riposo! (Salmo 55:6). Per certi aspetti, il Salmo 55 è il Salmo dei "depressi" o dei "profondamente delusi". È un Salmo con cui potrà immedesimarsi chi si lamenta senza posa tutto il giorno. Qualsiasi momento in cui domanderai a costoro qualcosa sulla loro condizione, dalla loro bocca non ascolterai altro che una valanga di parole impregnate dal senso di sconfitta, di angoscia tali da non riuscire più a capire la causa del loro malessere. Il salmista Davide canta così il suo vivere quotidiano in uno dei momenti più bui della sua vita: *Dentro di me palpita violentemente il mio cuore e una paura mortale mi è piombata addosso. Paura e tremito m'invadono, e sono preso dal panico* (verso 4 e 5). Questa è ancora oggi la malattia di questo secolo, che domina la mente e il cuore di tantissimi adolescenti, giovani e anziani. La sensazione di oppressione è così forte che stare perfino in mezzo la gente diventa motivo di profondo disagio. Tale è la depressione di queste persone, che tutto diventa caos, confusione per la propria mente. Anche udire la gioia degli schiamazzi dei bimbi in mezzo alla piazza, produce in loro un malore. Meglio andare a vivere nel deserto, meglio stare soli, meglio chiudersi in camera e dormire ore e ore, piuttosto che uscire e rischiare di incontrare qualcuno a cui rispondere terribili domande tipo : "Come stai?"; "Come va con il lavoro?" "Hai terminato con gli studi?"; " non ti ho visto più, vuoi uscire insieme a noi stasera ?"….. Chi sa se anche tu sei tra questi, i quali non riuscendo a realizzare un cambiamento, hai iniziato a ripeterti dentro: *«Oh, avessi ali come di colomba, per volare via e trovare riposo!* Vorrei dirti che non si può risolvere un problema fuggendo lontano, è da infantili! Parlarne con qualcuno è importante, ma la questione non sarà risolta fin quando non abbandonerai tutto ai piedi di Gesù, mediante la preghiera. Il re Davide realizzò tutto questo e disse nel v16 e v. 18 :*Io invocherò Dio, e il SIGNORE mi salverà. Darà pace all'anima mia, liberandomi dai loro assalti, perché sono in molti contro di me." Nessuno può comprendere fino in fondo la condizione di disperazione di queste anime deluse perfino dall'amico più fidato, eppure la Chiesa di Dio ha facoltà di profetizzare la Parola che porta ogni cuore smarrito alla presenza del Signore Gesù. È proprio nella Sua presenza, attraverso l'intervento dello Spirito Santo che noi riceviamo la guarigione e una mente sana, libera e rinnovata. È Gesù che trasforma la valle delle nostre lacrime in un oasi di sicurezza e pace. Allora, "getta sul SIGNORE il tuo affanno, ed Egli ti sosterrà; Egli non permetterà mai che il giusto vacilli"(verso 22). Non sospirare più dicendo: "Oh, avessi ali come di colomba, per volare via e trovare riposo", tu devi reagire invocando il nome potente di Gesù. Infatti se inizierai a leggere dalla Sua Parola (bibbia), tu risusciterai e uscirai fuori dalla tomba in cui stai adagiato da troppo tempo. Dio ci benedica, f.llo Giovanni Praticó. Ascolta l'audio della riflessione su youtube : https://youtu.be/DQLv86T7lwo
    5m 6s

UNA SOLUZIONE INFANTILE ! E io dico: «Oh, avessi ali come di colomba, per volare via e trovare riposo! (Salmo 55:6). Per certi aspetti, il Salmo 55 è il Salmo...

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UNA SOLUZIONE INFANTILE !

E io dico: «Oh, avessi ali come di colomba,
per volare via e trovare riposo! (Salmo 55:6).

Per certi aspetti, il Salmo 55 è il Salmo dei "depressi" o dei "profondamente delusi". È un Salmo con cui potrà immedesimarsi chi si lamenta senza posa tutto il giorno. Qualsiasi momento in cui domanderai a costoro qualcosa sulla loro condizione, dalla loro bocca non ascolterai altro che una valanga di parole impregnate dal senso di sconfitta, di angoscia tali da non riuscire più a capire la causa del loro malessere. Il salmista Davide canta così il suo vivere quotidiano in uno dei
momenti più bui della sua vita: *Dentro di me palpita violentemente il mio cuore e una paura mortale mi è piombata addosso. Paura e tremito m'invadono, e sono preso dal panico* (verso 4 e 5). Questa è ancora oggi la malattia di questo secolo, che domina la mente e il cuore di tantissimi adolescenti, giovani e anziani. La sensazione di oppressione è così forte che stare perfino in mezzo la gente diventa motivo di profondo disagio. Tale è la depressione di queste persone, che tutto diventa caos, confusione per la propria mente. Anche udire la gioia degli schiamazzi dei bimbi in mezzo alla piazza, produce in loro un malore. Meglio andare a vivere nel deserto, meglio stare soli, meglio chiudersi in camera e dormire ore e ore, piuttosto che uscire e rischiare di incontrare qualcuno a cui rispondere terribili domande tipo : "Come stai?"; "Come va con il lavoro?" "Hai terminato con gli studi?"; " non ti ho visto più, vuoi uscire insieme a noi stasera ?"…..
Chi sa se anche tu sei tra questi, i quali non riuscendo a realizzare un cambiamento, hai iniziato a ripeterti dentro: *«Oh, avessi ali come di colomba, per volare via e trovare riposo!*
Vorrei dirti che non si può risolvere un problema fuggendo lontano, è da infantili!
Parlarne con qualcuno è importante, ma la questione non sarà risolta fin quando non abbandonerai tutto ai piedi di Gesù, mediante la preghiera. Il re Davide realizzò tutto questo e disse nel v16 e v. 18 :*Io invocherò Dio, e il SIGNORE mi salverà. Darà pace all'anima mia, liberandomi dai loro assalti, perché sono in molti contro di me."
Nessuno può comprendere fino in fondo la condizione di disperazione di queste anime deluse perfino dall'amico più fidato, eppure la Chiesa di Dio ha facoltà di profetizzare la Parola che porta ogni cuore smarrito alla presenza del Signore Gesù. È proprio nella Sua presenza, attraverso l'intervento dello Spirito Santo che noi riceviamo la guarigione e una mente sana, libera e rinnovata. È Gesù che trasforma la valle delle nostre lacrime in un oasi di sicurezza e pace. Allora, "getta sul SIGNORE il tuo affanno, ed Egli ti sosterrà; Egli non permetterà mai che il giusto vacilli"(verso 22).
Non sospirare più dicendo: "Oh, avessi ali come di colomba, per volare via e trovare riposo", tu devi reagire invocando il nome potente di Gesù. Infatti se inizierai a leggere dalla Sua Parola (bibbia), tu risusciterai e uscirai fuori dalla tomba in cui stai adagiato da troppo tempo.
Dio ci benedica, f.llo Giovanni Praticó.

Ascolta l'audio della riflessione anche su youtube :
https://youtu.be/DQLv86T7lwo
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