Di solito non me ne frega molto di commentare ma qui c’è un vostro fraintendimento molto molto pericoloso. In quella puntata di Black Mirror il robot non è impazzito. Non ha una sua coscienza assassina. È un mezzo posto a difesa della proprietà privata. I protagonisti della puntata provano a rubare quell’orsacchiotto. Il robot è una specie di custode. Inattivo, infatti, fino a quando dei ladri non entrano nel capannone. La tematica della puntata che non avete colto è che il robot è programmato per uccidere chi ha effettuato l’infrazione. Questo argomento dovrebbe essere trattato in parallelo con la discussione attuale della legittima difesa che equipara il patrimonio alla salvaguardia della sicurezza personale. Il senso di quella puntata è che dietro quei robot ci sono persone, umane, che difendono un bene inanimato anche a costo di uccidere crudelmente altri esseri umani. Ecco perché non condivido affatto il vostro punto di partenza. Sembra che vogliate assicurarvi che la gente non tema i robot. Ma non c’è problema. Non sono loro, infatti, ciò che dovrebbe preoccuparci. Ma come possono essere usati da altri esseri umani. Tanto è vero, macchine che ammazzano innocenti o in generale altri esseri umani, già esistono. Siamo dotati di droni tecnologicamente avanzati che vengono guidati da remoto e che bombardano tranquillamente villaggi in medioriente. Abbiate più accortezza intellettuale la prossima volta.