Non si trova personale perché i giovani non hanno più voglia di lavorare. Una convinzione che persiste ostinatamente, che in realtà è un mito da sfatare. Di questo è convinto
Claudio Bormolini, Selezionatore di
ValtellinaLavoro, ospite del nuovo episodio del podcast T4B Recruiting Talk.
In queste settimane ci sono gli esami di maturità e le sessioni di laurea, che significa
tanti colloqui con giovani appartenenti alla Generazione Z che risulta talmente differente dalle generazioni precedenti che facciamo fatica a comprendere motivazioni e aspirazioni. Ma in realtà è una generazione che si stupisce in senso positivo.
Pochi di numero ma ricchi di esperienze e sogni.Abbiamo parlato di:
- Quali sono le priorità della generazione Z rispetto a quelle delle precedenti generazioni;
- Perché la ricerca di un lavoro a tempo indeterminato non è necessariamente tra le priorità dei giovani;
- Come valutare questi ragazzi e capirli meglio per sfatare il mito che sono pigri e privi di motivazione;
- Qual è l'importanza della flessibilità e dello smartworking nelle proposte di lavoro alle nuove generazioni e che cosa c’entra con il periodo Covid;
- In che modo le aziende possono formare e far crescere i collaboratori giovani;
- Come le esperienze lavorative estive, i lavoretti occasionali e il volontariato possono influenzare la scelta di lavoro;
- Quali sono le difficoltà nel comunicare con la generazione Z e quali le strategie per comprendere i giovani candidati in un colloquio di lavoro.
Claudio ed io concordiamo su un punto:
fondamentale è la curiosità reale nei confronti di questi ragazzi e la capacità di ascoltarli. Per noi recruiter, imprenditori e manager sono senz’altro un target sfidante, ma hanno tanta voglia di farci vedere il loro potenziale …. e ci sorprenderanno!
Sono Valerie Schena Ehrenberger e ti auguro buon ascolto!
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