Con l'autostrada A3 si esce a Cosenza e si prosegue verso sud con la provinciale fino a Laurignano; con il treno invece, si scende alla stazione di Cosenza e si continua con l'autobus locale.
La storia racconta che nel 1301 fu rinvenuta l'immagine della Vergine sulla parete di un antico romitorio, accanto ad una fonte, da Simone Adami, che era stato miracolosamente guarito dalla sua cecità con quelle acque.
Il dipinto del corpo, lungo i secoli fu oggetto di culto da parte dei fedeli del luogo e secondo la tradizione a questa sacra effigie si devono una serie di miracoli.
Poi, nel 1852 frà Benedetto Falcone iniziò i lavori di costruzione del santuario e del convento annesso. Nel 1906 il complesso venne affidato ai padri passionisti che nel 1942 edificarono l'attuale Chiesa.
La Chiesa è splendente di marmi e di affreschi, opera di Lucillo Grassi di Trento.
Il dipinto della "Madonna della catena" dell'anno 1540 raffigura la Vergine, con le mani in una catena e il Bambino, entrambi con il capo cinto da corone d'oro.
Inoltre nel convento c’è una biblioteca aperta al pubblico, con più di 20.000 volumi.
Con grande concorso di fedeli si celebra solennemente la festa in onore della Madonna della catena la prima domenica dopo Pasqua.
Inoltre vi sono 30 camere per ospitare religiosi, gruppi e singoli per ritiri ed esercizi spirituali.
Santuario Basilica della Madonna della Catena:
https://maps.app.goo.gl/LKUo3hJj12QvUaPXA