Il podcast si collega ai profili omonimi di divulgazione presenti su: Pagina FB, sito web, profilo Twitter, profilo Instagram, LinkedIn Group, canale Telegram e YouTube. Mi chiamo Silvia Ferrari, cagliaritana, sono una pedagogista digitale inclusiva, blogger e autrice. Amministro 12 gruppi educativi su FB (4 creati da zero). Ho ideato a firma tre progetti rivolti all'utenza non vedente: Sportello Braille (gruppo FB dal 16/10/2018, mail e sezione sul sito di Redazione Pedagogica), Occhio alla Voce (progetto pedagogico di audio-descrizioni attivato il 9/09/2019 su WhatsApp) e Pagine Vocali ( broadcast di lettura attivo dal 18/03/2020). Sono volontaria vedente su App Android per non vedenti: Be Specular e Be my Eyes. Ho attivato sul mio canale YouTube la playlist "Chiacchiere Smart", open space face-to-face per interviste condotte via Skype) che convertiro' in audio per Spreaker. Nel 2018 ho auto-pubblicato il libro omonimo presente anche in ebook "Redazione Pedagogica - Quando l'educazione fa notizia 2015/2017". Nella mia divulgazione pedagogica digitale ho imparato a fare inclusione a beneficio dei non vedenti, anticipando i contenuti (foto/link) inseriti con descrizioni dettagliate, ho guidato 2 volte un non vedente assoluto imparando direttamente l'accessibilità a supporto, un comportamento che parte da un'accessibilità di intenti a livello interiore. Ho creato uno scrapbook tattilo-sensoriale, ho in elaborazione alcuni saggi. Da alcuni anni, la disabilità visiva è l'ambito disciplinare che seguo maggiormente, diffondendo i temi a essa collegati, grazie alla collaborazione su più piattaforme social del 2° collega editor non vedente di "Redazione Pedagogica", 2° amministratore di Sportello Braille FB, moderatore in altri gruppi educativi Dott. Stefano Manzi, la cui esperienza di vita può ben dirsi d'insegnamento per tutti. La collaborazione con il collega ben risponde al "leitmotiv" dell'educatore non vedente Augusto Romagnoli, sostenitore dell'apprendimento tra vedenti e non vedenti. Sul digitale, io e il collega editor non vedente Stefano siamo la prova che l'interazione digitale può produrre grandi cose, grazie anche alla tecnologia a supporto.