E a settembre tante istruzioni sono state già date, troppa prosa è stata già depositata per una partenza della scuola dove bambini, ragazzi, insegnanti, genitori cercano ora il ritmo, le rime, i desideri che ancora non sono stati espressi. Prima del 14 settembre proviamoci almeno in radio
Proviamoci almeno in radio
- Distanziati dentro l’aula non cerchiamo la lavagna, ma uno spazio tutto nuovo per riunirci senza lagna, passeggiando per l’olimpo dove scorrono le idee, liberate da caverna per la gioia sempiterna
- Abbracciandoci a parole, sembra quasi di toccarci, scavalcando tutti i muri che ci tengon come ostaggi, ostentiamo le passioni che ci fanno stare in vita, evadendo da prigioni, affrontando la salita
- Non sarà poi così duro questo prossimo futuro, se la scuola tutta tutta vorrà sempre dirla tutta, garantendo a chi ci sta di viaggiare lì e là, sì con le mani, gambe e testa, ogni storia è sempre festa
- E a ogni festa ci ubriachiamo di quei sogni che vogliamo,. Poi se tutto già ci pesa, di sicuro non ne usciamo, Archimede lo sapeva e per questo ha la sua leva, ed un mondo sollevato sembra quasi liberato
- Ma ora forse e il momento di inventare un sentimento che nel cielo se ne vola per portarci diritti a scuola. Il coraggio non ci manca sorridere non stanca, per bisogno, forse per sfizio, festeggiamo quest’inizio
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