Se per i bambini questa fiaba rappresenta l'avventura di Kai che grazie all'aiuto di Gerda riesce a sconfiggere la gelida regina, in realtà potremmo dare un'interpretazione più "matura" a questa storia. La regina delle nevi rappresenta il freddo mondo degli adulti al quale si affaccia il giovane protagonista: promette il mondo, illude le persone con prospettive di vita rosee e poi le delude, facendole cadere in rovina. Kai non vede più tutta la bellezza che lo circonda, non riesce a scorgere i sentimenti positivi e l'amore con la caratteristica spensieratezza dei bambini. Tutto quello che vede ora è solo una landa gelata. Soltanto la piccola Gerda riesce a fargli notare nuovamente il lato positivo delle cose, avvicinandolo al vero amore. Insomma, il classico "vissero tutti felici e contenti", che corrisponde molto raramente alla vita reale.

A me questa fiaba è piaciuta molto. La voce è coinvolgente e penso che il tempo passi abbastanza veloce essendo alternato fra tre canzoni. Penso che le canzoni rappresentano un crescendo della storia cioè: sono a mano a mano più ‘’allegre’’, vivaci e ‘’forti’’ soprattutto prima dell’ultima canzone che si riesce a percepire questa felicità e forza dai pezzi di ghiaccio che si animano e, quando i due ragazzi smettono di ballare, compare la parola detta dalla regina delle nevi a Kay per diventare signore di se stesso.

Gerda entrò nel castello della Regina delle nevi e attraversò le sale gelide, vuote, enormi. Vide Kay e lo riconobbe, gli saltò al collo, lo abbracciò stretto e pianse su di lui. Le sue lacrime sciolsero il ghiaccio nel cuore di Kay e fecero uscire dall’occhio del ragazzo il granellino dello specchio che lo aveva stregato. In questa racconto di Andersen ci sono molti elementi tipici del testo fiabesco. Innanzitutto il mondo magico fatto di ghiaccio, che incanta perché ha la bellezza del cristallo ma è gelido, privo di calore umano. Il protagonista Kay si è allontanato da casa perché è stato abbagliato da questa finta bellezza, ma sul finale i suoi occhi possono finalmente vedere l’unica cosa importante per lui, cioè l’affetto di Gerda. La maturazione e la crescita del protagonista si trovano spesso nelle fiabe, perché trasmettono un insegnamento anche al lettore. Il significato nascosto di questa fiaba è la potenza dei sentimenti, che possono “sciogliere il gelo nel cuore”. Gerda è stata abbandonata da Kay ma non si rassegna a perderlo, lo cerca senza arrendersi e entra con coraggio nel palazzo delle nevi. Sa che soltanto il suo amore lo può salvare.

Una breve fiaba di un ragazzo sperduto nelle nevi che viene portato dalla regina dei ghiacci nel proprio castello dove dovrà comporre delle parole per trovare se stesso e poter uscire dal castello; ma irrigidito non riesce a muovere nemmeno un muscolo. Finché Gerta (probabilmente sua sorella) non arriva e abbracciandolo riesce pian piano a scioglierlo dal ghiaccio che lo ricopriva e le schegge di quest’ultimo formarono le stesse parole che la regina gli disse di formare; ed è allora che abbracciando Gerta uscì dal castello. Il morale della favola? L’amore è una forza molto grande che ci può aiutare a superare i momenti più difficili come la luce in un lungo corridoio buio. Ed è soprattutto in situazioni come quelle di questi tempi che l’amore ci può aiutare a non perdere la speranza e continuare ad andare avanti.

Durante l’ascolto del podcast, di qualche anno fa, ho notato tre musiche diverse ognuna con un ritmo suo, ma che insieme mi hanno fatto comprendere i diversi stati d’animo che la protagonista vive. Ogni musica ha suscitato in me qualcosa, mi hanno fatto venire diversi ricordi di anni passati, anche molto belli: la prima mi ha dato una sensazione molto angosciante, la seconda mi ha fatto venir in mente di avere qualcosa di importante da fare, come se stesse succedendo qualcosa sia nella radio-fiaba che nella mia vita e l’ultima ispira una conclusione felice. Ho notato anche che è molto scorrevole questa trasmissione: i neanche 18 minuti sono passati velocissimi tra canzoni, sentimenti e balli. Bello!

La cosa che mi ha colpito molto è la profonda voce del narratore, ti coinvolge nel racconto, la parte che mi ha colpito di più è stata quando dice: con un bacio gli tolse il brivido del freddo, molto bella perché è come se con un semplice gesto, come quello del bacio, viene meno una sensazione che solo una fonte di calore può togliere, e questa fonte è il bacio.