A Nùoro, il 1800 si aprì con un periodo di relativa tranquillità, ben presto interrotta però a seguito delle disposizioni regie che posero fine all'uso comunitario delle terre, con il Regio editto del 1806, emanato dal re di Sardegna Vittorio Emanuele I, il cosiddetto “editto delle chiudende”, o più precisamente “Regio editto sopra le chiudende, sopra i terreni comuni e della Corona, e sopra i tabacchi, del Regno di Sardegna”.
A causa della pesante situazione economica venutasi a creare nella seconda metà del 1800, unita all'indifferenza dei funzionari governativi verso il complesso codice culturale e di comportamento delle popolazioni sarde e nuoresi in particolare, il distacco fra Stato e ceti poveri della società si accentuò ulteriormente, fino a sfociare in un’ondata di fenomeni criminosi e il Nuorese, in armonia con le teorizzazioni della scuola lombrosiana, venne così dichiarato "zona delinquente”.
Nuoro:
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