Dopo il deserto della prova, ecco il monte. Su quel monte i discepoli assistono beati alla trasfigurazione del Signore, anticipo della gloria della Pasqua. Talmente beati che vorrebbero restare lì, fare tre capanne, ma non è possibile, bisogna scendere. Bisogna scendere perchè costruire capanne bloccherebbe il cammino alla sequela di Gesù sulla via del dono di sè nell'amore, costruire capanne sarebbe egoista, impedirebbe di portare ai fratelli l'amore ricevuto. "Relazione con Lui": ecco la gioia preziosa e impegnativa che Gesù ci offre, relazione che, come ci spiega il nostro Arcivescovo Roberto nell'esegesi della sua omelia odierna, raffinata e profonda come sempre, si realizza sentendosi in cammino accompagnati dall'ascolto quotidiano e costante della Parola di Gesù e custodendo questa Parola in profondità nel proprio cuore. E allora, come ci esorta il nostro Arcivescovo, impariamo sempre di più ad ascoltare e a seguire Gesù: nell'aridità fiacca del nostro tempo, nella serenità dei momenti felici, nell'entusiasmo di occasioni nuove, nei dolori che ci feriscono, nei calvari che incontriamo e in ogni situazione che la vita ci presenta. Continuiamo ad ascoltare la voce del Padre, che continua a dirci di ascoltare il Figlio Suo, l'Amato, perchè solo così vivremo. Vivremo perchè ameremo. Buona domenica e buona settimana!