Molto bello il passo di un discorso tenuto da Agostino nel giorno di Pasqua, che il nostro Arcivescovo Roberto ci ricorda nell'omelia odierna. Il trionfo della vita sulla morte è schiacciante, perchè Cristo è morto, ma ha ucciso la morte e quella stessa morte sarà uccisa anche in noi. Dice Agostino:"Stiamo senza ansietà, rallegriamoci ed esultiamo dunque, carissimi fratelli, perchè ci ha redento con la Sua morte Colui che, anche ucciso, trionfò sui nemici. Ucciso, uccise la morte e ci sottrasse per sempre al suo potere, e ascendendo in alto liberò una folla di prigionieri, e diede i Suoi doni agli uomini, mandando lo Spirito Santo, Egli che potè introdurre nel Paradiso il ladrone credente, pur giacendo ancora nel sepolcro." Anche la sequenza pasquale celebra la grande realtà della Pasqua di Cristo, che ha cambiato per sempre la storia dell'umanità:" Morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa". Gesù è risorto, è vivo, al di là dei nostri pensieri e dei nostri sentimenti, come ci spiega il nostro Arcivescovo. Gesù è davvero il nostro mattino, la nostra alba, l'alba nuova, la nostra domenica ai quattro angoli della terra, Colui che ancora oggi rotola via tutti i macigni che ci impediscono di vedere la luce. Alleluia! Cristo è risorto e trionfa. Di cuore, buona Pasqua!