Grazie di cuore al nostro Arcivescovo Roberto! La sua vicinanza sincera e sentita alle persone che, in queste ore di gioia e di festa per la nascita di Gesù, soffrono per le tante miserie del quotidiano lo rende un Pastore davvero vicino al Cuore di Cristo, venuto a rivelarci la misericordia del Padre. Se apriamo la finestra della nostra casa per guardare fuori, davvero come al rabbino Menachem della leggenda della tradizione chassidica ebraica, ci capita di vedere segni che contrastano apparentemente con la venuta di un Salvatore. Eppure un bimbo inerme, di nome Gesù, vero Dio, che trova in un'umile serva del Signore, Maria di Nazareth, un essere in cui riposare, è venuto sulla terra per abitare proprio quelle fragilità che maggiormente hanno bisogno di essere riscattate. E Quel Bambino divino riporta tutti alla Vita. Perchè Lui è la Vita! La Luce, la Speranza! Molto bello in proposito un pensiero di un monaco cristiano egiziano, Matta el Meskin: "Se la Vergine ospitò per nove mesi il Bambino celeste, l'umanità in Lui si sentirà a casa per sempre. Egli è infatti nostro figlio, secondo la profezia: Un Bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio (Is 9,5). Dio non può più riprenderselo, se non prendendo anche noi in Lui". Accogliamo l'esortazione del nostro Pastore don Roberto che ci invita a custodire la fiducia come un tesoro prezioso, perchè, senza la speranza, la vita è davvero disumana. E la nostra Speranza non è una teoria, ma ha un nome e un volto: Gesù di Nazareth, un bambino, eppure una roccia! Speriamo allora, anche contro ogni speranza!(Rm 4,18). Ancora auguri cari di Buon Natale e buona ottava di Natale!