" Dio ha il primato su tutto": così il nostro Arcivescovo Roberto con raffinatissima sensibilità teologica ed esegetica legge il dipanarsi del racconto lucano della nascita di Giovanni Battista come l'annuncio di un avvenimento che è una vita, la vita di Dio, che è capace di trasfigurare la vita degli uomini ed è il motore di ciò che accade. La somiglianza del racconto della nascita del Battista a molti altri racconti di annunciazione, di cui è intessuta la Bibbia, inserisce la narrazione nella grande storia della salvezza, storia reiterata della presenza di Dio e sottolinea che tutto ciò che accade non è opera dell'uomo, ma di Dio. E al centro di questa storia c'è Cristo, il grande segno dei tempi, ci ricorda don Roberto. E certamente la stessa consapevolezza era anche del Cardinal Ballestrero "testimone della lunga storia dell'alleanza di Dio con il suo popolo, uomo, frate e vescovo ben consapevole della necessità di relativizzare ciò che è effimero e non è decisivo nella grande storia di Dio". Con profonda intelligenza spirituale il nostro Arcivescovo Roberto sottolinea la pronta sensibilità del Cardinal Ballestrero a cogliere il kairos, il tempo opportuno, singolare, in cui Dio irrompe in un modo unico nella storia dell'umanità . Gesù è il centro di questa storia, e proprio per questo, ci ricorda il nostro Arcivescovo Roberto, il Cardinal Ballestrero plasmò tutta la sua esistenza del Vangelo, che per lui non era una dottrina, ma una vita. Una vita straordinaria la vita con Cristo. Perchè Cristo rimane per sempre. E anche noi, grazie a Lui, con Lui e in Lui, apparteniamo all'eternità . E allora, pur in mezzo alle prove e alle difficoltà dell'esistenza, come diceva il Cardinal Ballestrero, "se si diventa pessimista per cinque minuti, sono cinque minuti persi". Buona festa di san Giovanni!