Nella sua intensa attività di evangelizzazione, sant’Antonio fu attivo a Rimini verso il 1223, ed è proprio in questo periodo che il miracolo viene attestato da numerosi libri storici.
Il Miracolo Eucaristico fu operato da Sant’Antonio dopo che un certo Bonovillo, un eretico, lo sfidò a dimostrare con un prodigio la vera presenza del Corpo di Cristo nella comunione.
L’appuntamento tra i due fu fissato in Piazza Grande (l’attuale piazza Tre Martiri), richiamando un’immensa folla di curiosi.
Giunto davanti a una mula, il Santo avrebbe detto: «In virtù e in nome del Creatore, che io, per quanto ne sia indegno, tengo veramente tra le mani, ti dico, o animale, e ti ordino di avvicinarti prontamente con umiltà e di prestargli la dovuta venerazione».
L’animale, nonostante fosse stremato dalla fame, lasciò da parte il fieno, si avvicinò per adorare l’ostia consacrata tanto che piegò ginocchia e capo, suscitando lo stupore e la commozione dei presenti.
A ricordo di questo episodio, nel 1518 fu costruita, a piazza Tre Martiri, una chiesetta dedicata a sant’Antonio con un tempietto antistante, opera del Bramante.
Rimini piazza Tre Martiri:
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