"Se avere successo significa avere un Paese che canta a squarciagola la tua canzone, senza dubbio io lo avevo raggiunto". Era l'estate del 1982, l'Italia, insomma, per capirci, di Bearzot, che vinceva i mondiali di calcio, e i "Bravi Ragazzi" di Miguel Bosè, era diventato inaspettatamente l'inno dei giovani. E infatti vinse anche il Festivalbar. Miguel Bosè aveva 26 anni, era bello, giovane, talentuoso, ricco, era anche all'apice del successo, in quegli incredibili anni 80. Ora e oggi, parlare di lui in un periodo nel quale proprio la Coppa del Mondo di calcio in Qatar è stata protagonista indiscussa delle cronache calcistiche e non solo, fa un certo effetto perché significa tornare indietro di 40 anni. Tanti, infatti, ne sono passati da quel brano e, ancora di più, da un altro di Miguel Bosè che oggi ospitiamo, cioè "Ti amerò", che è del 1980. Oggi, d'altro canto, parlare di Bosè è ancora attuale, dal momento che solo qualche settimana fa è uscito un biopic, un film sulla vita di questo artista.........
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