Si tratta del primo regime terapeutico approvato in Italia per la leucemia linfatica cronica privo di chemioterapia e somministrato per un periodo fisso e limitato nel tempo.
Stiamo parlando di venetoclax, che, in associazione con rituximab, anche dopo un lungo follow-up continua a dimostrarsi superiore rispetto ai regimi tradizionali. Con due vantaggi ulteriori: una terapia che si fa solo per 2 anni e poi si può sospendere, e la possibilità di generare risparmi per il Sistema sanitario nazionale.

Ne parliamo in quest’intervista con il professor Paolo Ghia, dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, tra i relatori di un interessante webinar in cui si è parlato dello studio MURANO e del suo impatto sulla pratica clinica.