La Dea scorpione era conosciuta fin dalla prima dinastia, il suo ruolo protettivo appare già nei Testi delle Piramidi nei confronti del re defunto. Insieme a Iside, Nephtis e Neith, la dea diventa una delle quattro divinità protettrici delle bare, dei sarcofagi e dei vasi canopi. In particolare, Selqit era associata a Qebeh-senuf. Il suo ruolo funerario era importante e spesso è chiamata ‘signora della buona casa’ (il padiglione di mummificazione). Il significato del suo nome completo serqet hetyt, ‘colei che fa respirare la gola’ sembra eufemistico, data la pericolosità dello scorpione, ma la dea poteva curare la sua puntura o distruggere l’insetto. Storicamente lo scorpione era anche considerato un simbolo della maternità in molte zone del vicino Oriente e nei Testi delle Piramidi è detto che Selqit nutriva il re.

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