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J-TACTICS - Quel pomeriggio di un giorno da cani (S03 E28)

J-TACTICS - Quel pomeriggio di un giorno da cani (S03 E28)
Apr 29, 2021 · 2h 14m 21s

Il titolo della ventottesima puntata della terza stagione di J-TACTICS, trae spunto da:​​ “Quel pomeriggio di un giorno da cani”, (Dog Day Afternoon) che è un film del 1975 diretto...

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Il titolo della ventottesima puntata della terza stagione di J-TACTICS, trae spunto da:​​ “Quel pomeriggio di un giorno da cani”, (Dog Day Afternoon) che è un film del 1975 diretto da Sidney Lumet e sceneggiato da Frank Pierson.
Interpretato da Al Pacino, John Cazale, Charles Durning, Chris Sarandon e James Broderick.
Il film è basato sugli eventi di una vera rapina tentata in una banca di New York, nel quartiere di Brooklyn, avvenuta il 22 agosto del 1972.
Tre rapinatori mettono in atto il loro piano: entrano in una banca poco prima dell’orario di chiusura e, al momento opportuno, bloccano il personale.
Subito un imprevisto intralcia l’operazione, l’elemento più giovane della banda non se la sente e abbandona il colpo. Rimangono Sonny e Sal.
Quando è il momento di vedere cosa c’è nella cassaforte, i due hanno una brutta sorpresa, sono rimasti solo un migliaio di dollari.
Disorientati, decidono di raccogliere i soldi e gli averi del direttore, del guardiano e delle commesse della piccola filiale, che inevitabilmente diventano ostaggi quando i rapinatori si accorgono che la banca è circondata dalla polizia e che la fuga non è più possibile senza trattare.
Un poliziotto, avvia i negoziati sotto la supervisione dell’FBI.
I rapinatori chiedono una scorta sicura fino a un aereo che li porti fuori dal paese. Intanto intorno la banca si accalcano persone pronte a osannare Sonny che, ormai fuori controllo, grida la sua rabbia verso la società americana.
Arrivano giornalisti che fanno dei due le star del giorno, trasformando la disperazione in chiacchiere da bar, cercando di svelare chi siano questi due personaggi e il perché del loro gesto.
Facendo la nostra solita trasposizione dalla cinematografia al mondo del calcio, ed in modo particolare alle vicende juventine, potremo utilizzare il titolo e le vicende narrate nella pellicola per analizzare la prova, scialba, piatta, senza cuore, anima e sangue offerta dalla sempre più sconfortante Juve di questa stagione in un “pomeriggio di un giorno da cani”, all’Artemio Franchi di Firenze.
La Juventus non riesce a trovare continuità di gioco e risultati e dopo l’1-1 contro la Fiorentina vede complicarsi ancora una volta la rincorsa per un posto nella prossima edizione della Champions League.
Dopo il pareggio del Franchi sotto accusa è finito nuovamente l’allenatore Andrea Pirlo che nella sua lucida analisi nel post partita ha ammesso i suoi errori (soprattutto l’aver schierato l’inedita difesa a tre) poi corretti in corso d’opera durante il match.
Il tecnico bianconero, a cui Paratici poco prima del fischio d’inizio della partita aveva rinnovato la fiducia affermando che rimarrà sulla panchina del club anche nella prossima stagione in caso di qualificazione alla Champions League, ha poi anche ammesso che né lui né la società sono soddisfatti di quanto fatto in questa prima annata da allenatore.
“Abbiam fatto un bruttissimo primo tempo. Dovevamo affrontarlo in un altro modo perché era una partita decisiva per la Champions League”, Le iniziali aspettative della squadra, erano diverse quindi non sono contento di quello che ho fatto. E credo non lo sia nemmeno la società”,
le parole di Pirlo al termine di Fiorentina-Juventus ai microfoni di Sky Sport.
Non tira una bella aria all’interno dello spogliatoio della Juventus.
Se i passi falsi in campionato e l’eliminazione in Europa ad opera del Porto avevano già destabilizzato l’ambiente, l’andamento altalenante delle ultime giornate e il rischio di restare fuori dalla Champions hanno fatto il resto.
Qualcosa insomma si è rotto tra Pirlo e il gruppo, e sono tanti i segnali a confermarlo.
Una situazione che sembra dunque compromettere la permanenza dell’allenatore sulla panchina bianconera anche in caso di piazzamento tra le prime 4.
Uno dei punti di forza della Juventus post-Sarri, sembrava la compattezza garantita dal ritorno di un grande ex come Andrea Pirlo.
Uno che, nonostante avesse zero esperienza in panchina, avrebbe avuto dalla sua la conoscenza dell’ambiente, e un feeling molto forte con lo spogliatoio e in primis con i senatori, dei quali è stato anche compagno di squadra.
Con il passare delle settimane, e alla luce dei risultati deludenti, qualcosa però si è incrinato e le cose non sono andate come da programma.
Lo si è percepito anche dai commenti del mister alle prestazioni della sua squadra, considerata spesso non capace di trasferire in campo le sue idee di gioco.
Si pensi ad esempio al post-partita del clamoroso tonfo interno contro il Benevento, quando Pirlo ha scaricato molte delle responsabilità del ko sui giocatori protagonisti di errori individuali grossolani, proferendo poi una frase emblematica: “È inutile raccontarci storie se poi non si ha la volontà di perseguire gli obiettivi in campo”.
Insomma tanta confusione, poche certezze, e soprattutto atteggiamento troppo compassato.
Queste le principali critiche a Pirlo, che secondo i ben informati, ha avuto problemi anche all’interno del suo staff.
Si parla infatti di forti divergenze di vedute con Igor Tudor sui metodi del mister.
Proprio l’ex difensore è stato uno dei nomi più gettonati delle ultime ore, come la possibile alternativa a Pirlo in caso di esonero immediato.
Un esonero che al momento resta però molto difficile, a prescindere dalle dichiarazioni di circostanza di Paratici.
Tuttavia al di là del destino del tecnico bresciano bisognerà centrare a tutti i costi l’obiettivo minimo della qualificazione alla Champions, e la vittoria della Coppa Italia.
Due risultati che non sembrano, come detto, destinati a bastare a Pirlo per garantirsi la conferma.
A Firenze in un aprile ancora ammorbato dalla pandemia è stato “un pomeriggio di un giorno da cani” non solo per il mister che pare essersi oramai arreso, ma anche per il presidente, ridotto ad un surreale silenzio dopo l’affaire SuperLega, e che in estate scelse l’ex centrocampista come tecnico.
I due Andrea, come i protagonisti della pellicola da cui trae spunto l’odierna puntata di J-TACTICS.
Il presidente come Sonny, istrione ed arringatore di folle, e Pirlo come Sal, con i suoi silenzi quasi autistici che rallentano il ritmo verso una pausa malinconico-meditativa, con la sua visione della situazione ristretta a pochi scambi di battute.
Diversi caratterialmente come i protagonisti del film, ma come loro legati da una profonda e sincera amicizia.
Sarà nostro gradito ospite l’amico Federico Gennarelli, speaker a Radio Sportiva, giornalista per ViolaNews.com, DonneNelPallone.com, CEO di Spezia1906.com.

Diteci la vostra, interagiremo con voi in chat live! ​
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Comments
Gianluca Leone

Gianluca Leone

3 years ago

No no anche qui in Puglia
Gianluca Leone

Gianluca Leone

3 years ago

Buonanotte a tutti ragazzi
Marcello Lo Russo

Marcello Lo Russo

3 years ago

Notte 😴 alla prossima
Gianluca Leone

Gianluca Leone

3 years ago

In attacco chi arriverebbe?
Gianluca Leone

Gianluca Leone

3 years ago

Deschamps invece il mondiale l ha già vinto... Magari dopo l europeo lascia la nazionale.
Gianluca Leone

Gianluca Leone

3 years ago

🤣🤣
Gianluca Leone

Gianluca Leone

3 years ago

Paolo sousa magari romperebbe la maledizione anti Champions che ci ha mandato con la sua cessione nel 96. Chissà che non la alza di nuovo con noi
Gianluca Leone

Gianluca Leone

3 years ago

Mancini o deschamps
Gianluca Leone

Gianluca Leone

3 years ago

Il problema di Zidane per me più che lo stipendio sarebbe il fatto che non potrebbe fare il mercato che vuole come ha fatto spesso nel real.
Gianluca Leone

Gianluca Leone

3 years ago

Infatti paratici è in scadenza per esempio.
Gianluca Leone

Gianluca Leone

3 years ago

Io spero solo di non assistere allo stucchevole toto allenatore della durata di un mese come due anni fa.
Marcello Lo Russo

Marcello Lo Russo

3 years ago

Manca si un moggi o per dirla oggi il marotta a cui forse troppo preventivamente è stato dato il benservito
Gianluca Leone

Gianluca Leone

3 years ago

6a2
Gianluca Leone

Gianluca Leone

3 years ago

Si ma almeno ci provi a dare una scossa. Peggio di così non può andare ormai.
Marcello Lo Russo

Marcello Lo Russo

3 years ago

Ci sta che abbiano capito i dirigenti che ci sono problemi tali che il cambio d’allenatore era inutile
Gianluca Leone

Gianluca Leone

3 years ago

Si però bisogna dare una scossa. Ci sono squadre che hanno vinto Champions esonerando allenatori.
Marcello Lo Russo

Marcello Lo Russo

3 years ago

Francesco a 5 giornate dalla fine dev’essere la dirigenza a dire ai calciatori di chiudere la stagione con dignità più che dirgli di smetterla di fare fesserie
Gianluca Leone

Gianluca Leone

3 years ago

5a2 united.. Pogba🐙
Marcello Lo Russo

Marcello Lo Russo

3 years ago

PS.come un uccello 🦅 del malaugurio ha detto che la roma passava se il risultato non cambiava la roma ha preso il quarto ( ed adesso il quinto)
Marcello Lo Russo

Marcello Lo Russo

3 years ago

Ramsey gioca per mostrare ai futuri eventuali acquirenti che è ancora vivo
Gianluca Leone

Gianluca Leone

3 years ago

4a2 Manchester united
Gianluca Leone

Gianluca Leone

3 years ago

Cristiano ronaldo secondo voi va via?
Gianluca Leone

Gianluca Leone

3 years ago

A Firenze come dice Marcello ha dimostrato di essere succube dei senatori non avendo il coraggio di panchinare uno tra chiellini e bonucci
Marcello Lo Russo

Marcello Lo Russo

3 years ago

È che Pirlo l’abbia accettata supinamente avendo poco da perdere
Marcello Lo Russo

Marcello Lo Russo

3 years ago

La mia impressione rispetto alla formazione di Firenze è che possa essere partita dai senatori e che
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