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J-TACTICS - La Vergogna (S05 E06)

J-TACTICS - La Vergogna (S05 E06)
Oct 13, 2022 · 2h 17m 10s

ll titolo della sesta puntata della quinta stagione di J-TACTICS, trae spunto da: "La vergogna” (Skammen) è un film del 1968, diretto da Ingmar Bergman ed interpretato da Liv Ullmann...

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ll titolo della sesta puntata della quinta stagione di J-TACTICS, trae spunto da: "La vergogna” (Skammen) è un film del 1968, diretto da Ingmar Bergman ed interpretato da Liv Ullmann e Max von Sydow.
Due coniugi, Eva e Jan, costretti durante la guerra ad abbandonare il loro lavoro di musicisti, si sono ritirati in una fattoria su un’isola, vivendo la vita dei campi e disinteressandosi completamente di quanto avviene nel mondo. L’incalzare della guerra però li riconduce alla dura realtà, quando i paracadutisti nemici invadono l’isola. L’esercito regolare riesce ad avere la meglio ma, alla fine della battaglia, i due coniugi vengono falsamente accusati di aver collaborato col nemico e vengono imprigionati e torturati. Grazie all’intervento di Jacobi, sindaco del paese e capo del presidio, invaghitosi di Eva, i due riacquistano la libertà.
In questa situazione particolare i loro sentimenti si esasperano e l’incomprensione fra i due coniugi si acuisce a tal punto che Eva si concede a Jacobi.
Ciò provoca un’ulteriore scossa in Jan il quale, spietatamente e con freddezza, uccide Jacobi e poi, per futili motivi, un giovane sbandato.
Decisi ad abbandonare l’isola si imbarcano clandestinamente, ma il battello, dopo una breve navigazione, va alla deriva circondato da una moltitudine di cadaveri.
Facendo la nostra solita trasposizione dalla cinematografia al mondo del calcio, ed in modo particolare alle vicende juventine, potremo utilizzare il titolo e le vicende narrate nella pellicola per analizzare il match andato in scena in terra d’Israele tra i padroni di casa del Maccabi Haifa e i bianconeri della Juventus.
Una vergogna, così come il titolo da cui trae spunto l’odierna puntata di J-TACTICS.
Una sconfitta umiliante, senza precedenti, con gli ex campioni d’Italia brutalizzati da, con tutto il rispetto, una squadra di poco più che dopolavoristi.
La squadra di Mister Allegri praticamente non entra in campo, almeno non con la testa e dopo appena 7′ di gioco si ritrova già sotto di un gol.
Nessuna reazione nonostante lo svantaggio maturi ad inizio match, solo un gruppo di turisti andati in gita in terra santa i quali passivamente subiscono gli avversari fino al termine della gara.
Uno spettacolo indecoroso, ancor più vergognoso ed umiliante del già misero spettacolo andato in scena a San Siro qualche giorno prima contro il Milan.
Dopo l’umiliazione patita in Israele ragionevolmente gli sbigottiti tifosi si chiedono, fino a quando?
Fino a quando la Juventus, la sua dirigenza continueranno a farsi del male così?
Fino a quando tutto resterà fermo ed immutabile proseguendo questo disastro senza fine?
Tardiva e francamente inutile l’autocritica di Agnelli a fine partita.
“Dobbiamo vergognarci e chiedere scusa ai tifosi che si vergonano come me e faticano ad andare in giro per strada. E’ il momento di prenderci le nostre responsabilità. Non è colpa dell’allenatore se non vinciamo un tackle. Il problema non è Allegri. Da noi le decisioni si prendono a fine anno”.
Le parole di un redivivo Andrea Agnelli, che rompe un silenzio durato un’eternità.
Secondo le parole del presidente della Juventus l’orizzonte temporale sarebbe spostato addirittura al giugno 2023.
Prima di quella ipotetica data nulla a suo dire accadrà in casa bianconera.
Qualsiasi tifoso ed osservatore dotato di un briciolo di competenza calcistica può solo restare basito e perplesso dalle parole di Agnelli.
A suo dire la società non interverrà neanche adesso che l’eliminazione dalla Champions League è quasi certa ed anche la discesa in Europa League appare fortemente improbabile.
È lecito domandarsi, ma quante diavolo di partite deve perdere ancora questa disastrata Juve?
Quanto ancora deve essere oltraggiata ed umiliata la storia e il prestigio della Juve e dei suoi milioni di tifosi?
La partita con il Maccabi è stata l’apoteosi di una banda di musica senza capo né coda, messa in campo ancora peggio; Bonucci e Rugani, coppia centrale senza senso, McKennie e Danilo inguardabili sulla fascia dove gli israeliani hanno fatto ciò che hanno voluto; Vlahovic autore di un misero colpo di testa per poi evaporare come neve al sole; Milik che sbaglia un gol praticamente fatto; il centrocampo di turisti; Paredes non si vede mai, doveva essere il regista che mancava e continua a mancare.
La fortuna, come si suol dire è cieca, ma la sfortuna invece ci vede benissimo, Di Maria dopo soli 22 minuti esce per infortunio muscolare.
L’argentino doveva essere l’uomo in più con la sua esperienza ed invece da quando è sbarcato a Torino, è riuscito a giocare soltanto una gara intera, l’andata con gli israeliani.
Adesso, il nuovo infortunio mette addirittura a rischio la sua presenza sino al 13 novembre e forse potrebbe compromettere il Mondiale con l’Argentina.
La «vergogna» di cui il presidente Andrea Agnelli ha parlato dopo la partita, è un termine appropriato, anche se vien da chiedersi se il nostro Agnelli si sia vergognato solo ieri sera, svegliandosi da un letargo. La Juventus ieri sera non è stata neppure lontanamente all’altezza del proprio monte stipendi e del proprio valore economico e si è passivamente fatta mettere sotto da un avversario tecnicamente molto più scarso e con un monte ingaggi 25 volte inferiore.
Vergogna, vergogna ed ancora vergogna, per questa situazione, per questo caos e per questa guerra fratricida all’interno della Juve così come quella descritta nella pellicola di Bergman.
Andrea Agnelli è forse, a parere di scrive il più colpevole, trasformatosi da condottiero illuminato e onesto in dispettoso e cinico padrone così come il protagonista nel film citato, che contagiato dalla guerra, non è più l’uomo mite e pauroso di prima, ma un cinico arrivista.
Il match di martedì sera è stato una delle umiliazioni più dolorose, e per fortuna rare, negli oltre 100 anni di storia del club.
Agnelli e la squadra si sono vergognati.
Ci pare il minimo che potessero fare, ma non basta per salvare la nostra amata Juventus agli occhi di noi tifosi.

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Comments
Fazion Igino

Fazion Igino

1 year ago

Buona notte a tutti
filo_78

filo_78

1 year ago

Grazie per la compagnia! Buonanotte a tutti! Forza Juve, quel che ne rimane.
Marco Romagnoli

Marco Romagnoli

1 year ago

Notte gente, e forza Juve
G

Gaetano Fanale

1 year ago

Buonanotte a tutti!!
mauro moiana

mauro moiana

1 year ago

Buonanotte raga
G

Gaetano Fanale

1 year ago

A me fa strano che Elkann stesso non prenda lui in mano la situazione e si imponga esonerando lui Allegri,a dispetto delle scelte di Andrea
mauro moiana

mauro moiana

1 year ago

È un retro-virus, quello in grado di trascriverei nel DNA e rimanere latente (scusate, deriva professionale)
Marco Romagnoli

Marco Romagnoli

1 year ago

Dipenderà da quanto saranno stremati dopo il ritiro col sergente maggiore Hartman
Marco Romagnoli

Marco Romagnoli

1 year ago

Le squadre come il Torino le soffriamo maledettamente
mauro moiana

mauro moiana

1 year ago

La Juve al momento è un ambiente di lavoro tossico: confusione di ruoli (allegri vs bianco, folletti va head of performance) conflitti tra obiettivi di squadra e personali (rinnovi, mondiali), giocatori che non sentono valorizzate le loro caratteristiche e incapacità di sviluppare i talenti
Marco Romagnoli

Marco Romagnoli

1 year ago

Se Roberto ha perso il suo ottimismo inizio a preparare corda e sedia
mauro moiana

mauro moiana

1 year ago

Capace di metterci la faccia contro fabbriche e sindacati per far capire che lui aveva pieni poteri e convincere gli americani a nahoxiate
mauro moiana

mauro moiana

1 year ago

La storia su marchionne è un po’ diversa. Il piano non era di marchionne, ma non era considerato perché non avevano un manager in grado di rischiare e metterli in pratica. Quando hanno trovato marchionne hanno capito di aver trovato chi poteva mandare in porto la fusione con la Chrysler
Marco Romagnoli

Marco Romagnoli

1 year ago

Siamo ostaggi di equilibri di famiglia, un Agnelli esposto così mediaticamente non lo fai fuori senza dargli un ruolo di prestigio o potere
mauro moiana

mauro moiana

1 year ago

Io non userei i giornali per farmi i miei interessi … berlusconi ha sfasciato un paese facendo guerre personali sulle tv. Puoi avere giornalisti anti-juventini se portano lettori
mauro moiana

mauro moiana

1 year ago

Oddio miracolati … sono finanzieri non managers
Marco Romagnoli

Marco Romagnoli

1 year ago

Con Marotta abbiamo perso anche uno che faceva un minimo di politica in Lega
mauro moiana

mauro moiana

1 year ago

E ma appunto, inutile andare davanti alle telecamere ma devi fargli sapere che alla prima occasione gli tagli la gola.
G

Gaetano Fanale

1 year ago

Ma se Agnelli non parlò nemmeno quando venne accusato ingiustamente da Pecoraro,come ci si poteva aspettare che parlasse del torto arbitrale?
mauro moiana

mauro moiana

1 year ago

Sugli arbitri, la Juve dovrebbe mandare un messaggio all’AIA via terze persone “ma se va in porto la superlega, siete sicuri che a voi conviene farci la guerra con arbitraggi vergognosi? Non vi conviene tenerci buoni così per rientrare nella Superlega”
mauro moiana

mauro moiana

1 year ago

Marotta.lo devi mandare via prima altrimenti come fai il mercato? Con un dirigente che vuoi cacciare?
Marco Romagnoli

Marco Romagnoli

1 year ago

Vi ricordate il discorso che non volesse circondarsi di yes man? Ha fatto l'esatto opposto, da satrapo orientale si è circondato di persone che devono la loro posizione a lui e non al merito
mauro moiana

mauro moiana

1 year ago

Scusate il ritardo ma stavo lavorando … ultimi giorni negli States
Marco Romagnoli

Marco Romagnoli

1 year ago

Vero, l'avvocato gli fece recapitare una Ferrari per convincerlo
Marco Romagnoli

Marco Romagnoli

1 year ago

È possibile che la scelta del prossimo allenatore sia lasciata ad un eventuale vero nuovo DS? Si è parlato di Giuntoli questa settimana
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