D'un alto monte onde si scorge il mare / miro sovente io, tua figlia Isabella, / s'alcun legno spalmato in quello appare, / che di te, padre, a me doni favella.
Così scrisse della sua Valsinni Isabella Morra che nacque nell'allora Favale San Cataldo (l’odierna Valsinni) nel 1520.
“Femminista ante litteram”, è indicata come la voce più originale e autentica della lirica cinquecentesca, secondo il critico Benedetto Croce e Dacia Maraini la considera l'emblema della donna che, attraverso la cultura, cerca di affermare il proprio diritto alla libertà.
Terzogenita di 8 figli, Isabella visse la sua intera e breve vita nel castello arroccato sulla collina, nel cupo e profondo sud della Basilicata, negli anni in cui le grandi potenze di Francia e Spagna si contendevano l’egemonia del mondo e del Regno di Napoli.
Valsinni:
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