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Il mio pensiero sui "nuovi" runner

Il mio pensiero sui "nuovi" runner
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May 8, 2020 · 11m 38s

Questa riapertura per la corsa dopo il lockdown forzato per il Covid-19 sta spingendo alcune persone al running. E non mi riferisco a chi correva costantemente già prima del blocco....

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Questa riapertura per la corsa dopo il lockdown forzato per il Covid-19 sta spingendo alcune persone al running.
E non mi riferisco a chi correva costantemente già prima del blocco. Ma in questi giorni sembrano essere non pochi i novizi della corsa o comunque coloro che riabbracciano questa disciplina dopo lungo tempo.
Se si è un po’, tra virgolette, del mestiere, si è in grado di riconoscere quasi ad una prima occhiata queste persone: non hanno l’abbigliamento e le scarpe da corsa, spesso corrono troppo coperte e mediamente non hanno uno stile di corsa impeccabile.
Ho anche notato che alcuni guardano a queste persone dall’alto in basso, come a dire “Adesso che vi fa comodo siete diventati dei runner”.
Ma non credo che questo sia l’atteggiamento giusto nei confronti di queste persone, anche se ovviamente, come in tutte le situazioni della vita, c’è sicuramente qualcuno che fa il furbetto e se ne approfitta.
In questa puntata non voglio fare il predicozzo ed il saccentino. Ma piuttosto vorrei semplicemente approfondire un mio pensiero, rivolto in primis ai runner più esperti, invitandoli ad avere un atteggiamento più inclusivo, ed uno a tutti coloro che hanno approcciato alla corsa a partire dal 4 maggio 2020 o giù di lì.

Partirei da noi della vecchia guardia.
Come accennavo, non credo sia corretto porsi ad un livello superiore rispetto ai runner “improvvisati”. Quando corriamo non dobbiamo giudicare gli altri, ma piuttosto mostrarci, oltre che rispettosi delle norme, anche intelligenti nei loro confronti, senza pregiudizi.
Quando abbiamo iniziato anche noi quasi certamente non avevamo le scarpe da running, la maglia termica, quella traspirante, le calze, ecc… Io stesso ho iniziato con i pantaloncini da basket, che sono notoriamente troppo lunghi per la corsa. Ma, venendo da circa 15 anni di basket, quelli avevo!
Non bisogna pensare che queste persone stiano occupando spazio. E non è giusto sentenziare di aver più diritto al correre perché dovrebbe essere concesso solo a chi lo faceva già da prima. Dobbiamo avere rispetto per chi sta invece iniziando a correre. Anche perché, egoisticamente parlando, se queste persone si avvicineranno alla corsa in modo serio e costante, tutto il movimento ne gioverà.

Nessuno nasce imparato. Noi stessi, tutti quanti, siamo stati dei tapascioni pipponi all’inizio. Ed io lo sono ancora. Non credo che nessuno di noi abbia iniziato correndo con le scarpe perfette, con tutta l’attrezzatura di marca, con lo stile giusto, con lo sportwatch, ecc...
Da qualche parte occorre iniziare, anche in modo casereccio. Per molti di loro potrebbe essere questo il momento buono. La Fase2 del Covid-19 potrebbe essere la loro Fase1 del running.

Del resto, non c’è da stupirsi di questo aumento. Ora che le palestre sono chiuse, le piscine sono chiuse e che gli sport di squadra non si possono fare, la corsa, assieme al ciclismo, è uno dei pochi sport praticabili.
Purtroppo, sicuramente alcuni di loro molleranno dopo qualche giorno, passato l’entusiasmo iniziale. Ma è un grande classico. Chi non ha mai conosciuto qualcuno che ha detto “dopo ferragosto inizio a correre”. Oppure, “a gennaio ricomincio col running”, salvo poi abbandonare i buoni propositi dopo qualche giorno, o al massimo qualche settimana. Io stesso ho fatto così qualche anno fa, prima di rimanere folgorato sulla via di Damasco in modo definitivo con la corsa. Il calo è fisiologico, ma non per questo dobbiamo comportarci come superiori solo perché abbiamo corso anche prima del lockdown. Il diritto è nostro tanto quanto loro e, nonostante che i furbetti ci siano sempre e ci saranno sempre, se qualcuno approfitta del momento per iniziare a correre è una bella cosa. E siamo anche noi, incrociandoli, che dobbiamo essere inclusivi nei loro confronti, a cominciare da un saluto o da uno sguardo. L’essere esclusivi non paga.
Al contrario, dovremmo essere felici del fatto che tante persone in questi giorni stanno scoprendo la corsa e, per alcuni di loro, sarà l’inizio di un viaggio meraviglioso, che li renderà felici.

Ovviamente, non voglio mettermi le fette di prosciutto sugli occhi e non voglio fare la figura dell’ipocrita: so benissimo che ci sono i furbacchioni anche in questa situazione. Che qualcuno se ne sta approfittando, in barba alle norme di sicurezza, per cazzeggiare al sole. Ma sono certo che questi soggetti smetteranno di correre entro pochissimo tempo. Perché questo non è correre davvero. E chi ha questo approccio sicuramente non dura più di qualche uscita.

Invece, semmai ci fosse qualche neo-runner ben intenzionato all’ascolto, vorrei invitarli semplicemente ad avere pazienza e costanza. Iniziando anche, senza vergogna, alternando la corsa alla camminata, anche perché stiamo andando verso i mesi più caldi e gli sforzi aumenteranno.
Vorrei invitarli al proseguire anche dopo i primi giorni, quando la super-voglia matta di uscire sarà passata, perché scopriranno il fantastico mondo del running, con tutte le belle sensazioni che si porta dietro.
Anche perché effettivamente io stesso ho iniziato ad apprezzare davvero questo sport non al giorno 1 di quando ho iniziato, ma dopo qualche settimana e ancor più qualche mese. Nel momento in cui hai più consapevolezza di te stesso, dei tuoi ritmi. Quel momento nel quale sei libero di correre, perché è il tuo momento e perché te la stai godendo. E quando sai che uscire per una corsa lenta rigenerante non è più uno sforzo, ma un vero piacere.

Se state iniziando in questo periodo, ricordatevi di non guardare la vostra app dello smartphone per controllare i km fatti o per vedere la velocità. E non fate paragoni con chi conoscete saper correre da anni. Pensate solo a godervi quei minuti di spensieratezza e libertà, ai quali abbiamo dovuto rinunciare tutti quanti durante la quarantena.
Non fatevi spaventare dal sudore, dalla fatica e da qualche brutto sguardo, anche da parte di qualche altro runner. Pensate a voi stessi e al divertirvi. Se avrete un po’ di costanza, perché le prime uscite potrebbero essere piuttosto faticose, scoprirete che il running può darvi davvero molto!

Su questo podcast ho dato già in passato dei consigli per chi sta iniziando a correre, specialmente nelle primissime puntate: quali sono gli strumenti fondamentali, come scegliere le scarpe, quante volte correre e così via. Vi invito ad ascoltarle! Preparerò anche qualche altro episodio per chi approccia al running nelle prossime settimane.

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Author Lorenzo Maggiani
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