Le grotte del Passetto rappresentano per me la mia infanzia, e tutt’ora sono un luogo unico dove mi piace stare con la mia famiglia, di solito in quelle domeniche d’estate dove ci ritroviamo tutti e si passa sempre una bella giornata.
Mio padre, insieme a mia zia, hanno una grotta proprio lì, e frequentandola sin da appena nata, posso dire che il modo di vivere il mare è totalmente diverso e speciale; una piccola comunità dove tutti conoscono tutti, un luogo che io considero una “seconda casa”. È da sempre bello aiutare papà o i suoi amici a pulire i “moscioli”, andare a pesca con lui, o fare il bagno nelle splendide acque del Passetto con mia zia. E ogni sera, quando il tramonto illumina il mare, è una buona occasione per restare a cena in famiglia o tra amici, ammirando il fantastico panorama, tra chiacchere e buon cibo...
Da piccola ricordo che non vedevo l’ora che papà tornasse dopo aver pescato, lo aspettavo dentro la grotta e quando finalmente "usciva dal mare", mi faceva vedere cosa aveva preso, e poi ci divertivamo a cucinare insieme, usando quei sapori e odori inimitabili, che solo i grottaroli sanno creare; io amo i paguri, i “moscioli”, le raguse… ed ero felicissima quando me ne portava un po’ per farmeli assaggiare.
Come dice Cecilia Pignocchi, la regista del film, quando si è sempre a contatto con qualcosa a noi caro, si rischia di farci l’abitudine e di darlo per scontato: in questo caso il mare e tutto ciò che rappresenta per noi. Capisco quindi la sua nostalgia, nonostante lei viva in una meravigliosa città come Amsterdam, come capisco il suo attaccamento alle proprie origini, che l’ha spinta a realizzare questo lavoro sulle grotte del Passetto, facendo sì che questo luogo così particolare venga conosciuto in tutto il Mondo.
AURORA COSIMI
2 years ago
Il Passetto e in particolare le sue grotte sono sicuramente il simbolo, uno dei tanti, che rappresentano a pieno la città di Ancona. Le grotte, infatti sono dei luoghi speciali soprattutto durante la prima mattina o le serate quando restano, per esempio, soltanto i famosi “grottaroli”, quelle persone silenziose, che nella prima parte della giornata sono dediti ad alcune azioni particolari, come ad esempio la pesca o il famoso lavaggio dei "nostri moscioli". Mi è capitato molte volte di trascorrere del tempo, sia in estate che in inverno, con amici o familiari alle grotte del Passetto e ogni volta che ci andavo non volevo mai andare via, perché quel posto mi ha sempre trasmesso un senso di libertà e tranquillità.
“Il mare è qualcosa di inspiegabile”. Con questa frase della regista Cecilia Pignocchi, ascoltata durante la sua intervista, posso dire che sono molto d'accordo perché infatti ogni volta che cerco di guardare l'orizzonte del mare, non riesco a distogliere lo sguardo perché è come se quella linea “lunghissima” e “immaginaria” ti “portasse con sé” in quell’orizzonte magico.
RICCARDO PELLEGRINI
2 years ago
Il documentario di Cecilia Pignocchi e del suo co-regista Arthur, intitolato “Grottaroli”, secondo me ha centrato in pieno il modo di vivere il mare degli anconetani veraci.
Da sempre il Passetto è considerato la "spiaggia della città di Ancona" e i grottaroli rappresentano i frequentatori storici del luogo.
I Grottaroli vivono un rapporto stretto con il mare e le loro grotte, che erano destinate al rimessaggio per le barche da pesca, oggi sono diventate delle "casette al mare".
Mi è capitato di frequentare alcune grotte di amici e posso dire che è un modo di vivere il mare completamente diverso dal solito (lettini, ombrelloni, ecc). Si entra in contatto con la natura del posto, sicuramente poco comoda, ma è proprio questo aspetto che rende il Passetto un posto unico.
Sono d’accordo con Cecilia quando dice che per Lei il mare è colore e profumo ma, diversamente da Lei, per me non è pace, soprattutto se penso al mare d’inverno...
DAVIDE MICUCCI
2 years ago
Le grotte del Passetto sono senza dubbio un emblema di Ancona. La grotta è un luogo magico dove ad esempio la temperatura è costante e resta fissa tra i 15 e i 20 gradi, così son fresche d'estate e... Non c’è bisogno di gran riscaldamento neanche d'inverno!-) L’unico inconveniente sono le mareggiate che fanno entrare acqua marina all'interno, ma la lieve pendenza permette il defluire di essa con facilità. Le grotte sono speciali soprattutto la mattina e la sera tardi quando restano soltanto i grottaroli, esseri umani mitologici, silenziosi, dediti alla pesca, al lavaggio dei moscioli o alla preparazione di profumate grigliate con la “carbunela”. L’odore del mare e di alghe è inconfondibile, ti entra nelle narici e pervade l’aria, è forte, pungente con leggero retrogusto di ammoniaca. "Il mare è simbolo della nostra libertà" - così mi ha detto anche el gabià ancunetà, che la sera si posa sulla banchina e guarda l’orizzonte in beata meditazione, accanto ai silenziosi grottaroli anconetani che pescano, fumano "‘na paja" e... Sono in pace con il mondo in questo posto magico!