Consentire ai privati di comprare dei vaccini o in generale ventilare la possibilità di legare la somministrazione a qualche forma di pagamento sembra un tabù inaccettabile.
Eppure paghiamo tutti quanti per i vaccini. Lo facciamo con le nostre imposte e lasciamo che la distribuzione sia monopolio di un apparato statale che si è dimostrato largamente inadeguato per la gestione di questo processo.
Se lasciamo stare i pregiudizi ideologici e proviamo a ragionare in modo lucido possiamo verificare come la libertà di contrattazione tra gli individui possa dare all’obiettivo di rendere minimo il numero di vittime dovute alla pandemia un contributo che va al di là di quanto può fare un pianificatore centrale.
Dell'innominabile prospettiva di poter pagare per vaccinarsi parliamo nel nuovo episodio de #laFLEalMassimo di e con Massimo Famularo, per la fondazione Luigi Einaudi.

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