Una personale riflessione a proposito delle competenze. Sono totalmente d'accordo d'accordo sul fatto che, cito dal podcast, "il punto non è negare l'importanza delle competenze, ma assumerle come unico fine della didattica e della scuola", ma credo anche che sia molto importante intendersi su cosa intendiamo per competenze. Mi spiego meglio: se intendiamo la competenza come "un oggetto" , come qualcosa da apprendere, come cioè merce essa non può sottrarsi alle regole economiche del prezzo: per cui avrebbero maggior valore quelle più richieste, e minore quelle meno richieste (evidente l'approccio aziendalistico) e in questo senso dunque la competenza non sarebbe qualcosa di qualitativamente diverso da un'informazione, una conoscenza, una abilità; anzi ne costituirebbe un'estensione delle conoscenze e delle abilità e in quanto oggetti dunque sarebbero anch'esse, insegnabili e trasmissibili. Ma se invece concepiamo la competenza come "soggetto" , come cioè modo di essere di un soggetto autonomo, libero e responsabile nell'affrontare i problemi della sua vita umana personale e sociale, le cose cambiano. Qui si vede chiaramente che la competenza ha a che fare con la persona. In conclusione: le informazioni, le conoscenze, le abilità sì possono insegnare. Sono infatti oggetti. Ma la competenza no! Perché se la competenza è un soggetto che si mostra in situazione, essa al  pari di ogni esperienza personale, non è insegnabile e neanche valutabile!  ( e qui ci avviciniamo all'altro lemma del podcast). Questa è la battaglia da portare avanti e per citare Hadot: " la vera posta in gioco per ogni vera educazione non è quello di cui di parla, ma colui che parla" ps. Grazie alla rete bessa per questi podcast super interessanti!