Il problema della cancel culture è secondo me tutt’altro, le statue, i film, gli scritti e robe varie dovrebbero rimanere al loro posto per dimostrare che prima era normale qualcosa ma che oggi come civiltá siamo evoluti. Mi sembra assurdo dire a un personaggio di 50, 100 o 1000 anni fa che ció che scriveva o diceva era razzista. Tutto va contestualizzato nel suo tempo, a mio avviso vedere la statua del capitano di un negriero o una statua sudista ci fa ricordare chi eravamo e da dove veniamo e che oggi siamo persone migliori (questo non significa costruire oggi una statua di Mussolini a Piazza Venizia è ovvio). Tra qualche decade qualcosa che per noi è normale non lo sará più e le abitudini saranno diverse, sperando che ci sia sempre un progresso e mai una involuzione. Questo a parer mio è il problema della cancel culture ed è per questo che sono dell’idea che debbano rimanere al loro posto e se qualcuno si offende bisogna spiegarli che non ha capito il perchè quella cosa sia lì. Tra l’altro la statua di Montanelli è tatolmente scollegata dal personaggio ma è un monito e un segnale contro le Brigate Rosse. Perchè ricordiamo l’olocausto, i fascismi e gli orrori dei dittatori di destra e sinistra e poi occultiamo coloro che ci hanno preceduto? Ricordiamoci che se oggi siamo così è perchè poi alla fine tutto ha fatto il suo corso e anno dopo anno proviamo a mogliorare noi stessi e a lasciare questo posto migliore di come l’abbiamo trovato. Credo anche che ci si stia polarizzando tra chi si offende per tutto e non vada più bene nulla e chi in nome della libertà vorrebbe poter dire anche la cosa più inetta e brutale. Se discutiamo su certe cose è perchè probabilmente ancora siamo dentro un processo di trasformazione da cui dobbiamo uscirne tutti insieme.