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Come superare la sindrome dell'impostore nel running

Come superare la sindrome dell'impostore nel running
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Feb 21, 2020 · 10m 56s

Così come nella vita, anche nel running (che mi sono reso conto esser spesso metafora della vita), può capitare di essere colpiti dalla cosiddetta Sindrome dell’impostore. Ma forse alcuni di...

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Così come nella vita, anche nel running (che mi sono reso conto esser spesso metafora della vita), può capitare di essere colpiti dalla cosiddetta Sindrome dell’impostore.
Ma forse alcuni di voi non sanno che cosa sia questa sindrome.
E allora diamo una definizione, direttamente da Wikipedia: si tratta di una condizione mentale caratterizzata dall'incapacità di interiorizzare i propri successi e dal terrore persistente di essere esposti in quanto "impostori".

In parole povere, sarebbe una situazione mentale che ci blocca dal fare le cose, perché si ha il terrore di essere visti come inadeguati nel farlo. Con la paura di essere giudicati negativamente, appunto come degli impostori.
Ad esempio, io avevo paura di fare questo podcast, perché non mi ritenevo in grado di dare dei consigli, non essendo né un coach né un top-runner. Ma ho superato questo timore e mi sono messo all'opera.

Può capitare di essere sopraffatti da questa sindrome, anche se a volte non la si riconosce.
Si può pensare di non essere in grado di correre una maratona. Ma anche per 10km di fila.
Oppure si può aver paura di non aver la costanza di correre tutti i giorni. Cose così.
Insomma, la sindrome dell’impostore può bloccarvi mentalmente quando volete porvi un obiettivo. Importante, come una maratona, ma anche meno, come i primi 10km.
Buttatevi! Pensate a me! Come ce l'ho fatta io a correre una maratona, ce la potete fare anche voi.
Sappiate che non siete soli. Come voi, in tanti, forse tutti hanno sperimentato questo blocco almeno una volta nella vita.

Ma come si fa a superare questo ostacolo?
Ho trovato un po’ di idee, di motivazioni. E le elencherò parlando al “noi”, perché questa puntata è anche per me.
1) accettiamo l'esistenza di questa cosa. Impariamo a convivere con il fatto che per un po' ci sentiremo scarsi, inadeguati
2) non siamo al centro del mondo. Non pensiamo che gli altri guarderanno i nostri tempi, i nostri chilometraggi. È molto probabile che, anche se li guarderanno, se li saranno scordati dopo 5 minuti. Non abbiamo i riflettori puntati addosso.
Non voglio sminuire noi stessi e lo sforzo che stiamo facendo, ma stiamo tranquilli quando corriamo, che nessuno controllerà le nostre performance.
3) smettiamola di paragonarci agli altri. Non possiamo paragonarci ai runner più forti. È deprimente. Vanno guardati con ammirazione sì, abbiamo molto da imparare circa la loro etica e disciplina. Rubiamo alcuni loro aspetti. Ma non ha senso parametrare i nostri tempi con quelli dei più forti. C'è sempre e ci sarà sempre qualcuno che va molto più veloce di noi, a meno che non siate Eliud Kipchoge. Nel caso, Eliud, se mi stai ascoltando, scrivimi su Telegram! Il mio account è @lorenzomaggiani
4) collegato al punto precedente. rimaniamo umili. Senza la pretesa di diventare il nuovo Kipchoge o il nuovo Yeman Crippa.
5) accettiamo le critiche, ma non facciamo in modo che queste ci blocchino. Magari qualcuno vuole correggere il nostro stile di corsa, forse a ragion veduta. Ma non prendiamocela. Anzi, proviamo ad imparare dalle critiche costruttive. Così come cerco di fare io, ascoltando i vostri feedback
6) guardiamo ai risultati positivi che otteniamo, seppur piccoli. Se abbiamo iniziato a correre da poco, anche arrivare a 7, poi 8, 9, 10km è un ottimo risultato. Col tempo e con la pazienza si ottiene tutto.
7) accettiamo gli alti e bassi che sicuramente ci saranno. Soprattutto i bassi. Non dovremo farci scoraggiare.
8) non facciamoci prendere dalla fretta. Per alcuni traguardi occorreranno mesi di allenamenti. E, come dicevo prima, ci saranno anche dei momenti nei quali tutto sembrerà difficile. Ci vuole pazienza e costanza.
9) accettiamo i nostri limiti. Dobbiamo essere consapevoli che quasi sicuramente non riusciremo mai ad arrivare a determinate velocità. Sicuramente saremo in grado di crescere e migliorare, ma non penso che potremo mai correre sotto le due ore in maratona!
10) buttiamoci! Gradualmente, ma buttiamoci. Vogliamo correre la nostra prima maratona? La nostra prima mezza? I primi 10km? Oppure una ultra maratona? Qualsiasi sia l’obiettivo, se non ci proveremo, non sapremo mai come potrà andare.
Come ho già detto, anch’io pensavo che non sarei mai riuscito a correre una maratona. Eppure ce l’ho fatta. Con tutti gli alti e bassi del caso, ma ci sono riuscito. E’ stata una lunga preparazione, ma ne è valsa la pena. Ma, se non avessi mai deciso di tentare l’impresa, beh, sicuramente non ce l’avrei mai fatta!


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Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com
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Author Lorenzo Maggiani
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