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Buon Natale, Cipollino!

Buon Natale, Cipollino!
Feb 1, 2024 · 7m 40s

Buon Natale, Cipollino! di Frida Nilsson, con le illustrazioni di Anna Benotto e la traduzione di Laura Cangemi per la casa editrice Lupoguido Cipollino è Stig, Stigge, per gli amici....

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Buon Natale, Cipollino!
di Frida Nilsson, con le illustrazioni di Anna Benotto e la traduzione di Laura Cangemi per la casa editrice Lupoguido

Cipollino è Stig, Stigge, per gli amici. Non è che sia davvero una piccola cipolla, eh! E non è nemmeno così piccolo. Quest'anno fa addirittura la prima elementare. Un tempo però era piccolo, nuovo e tutto tondo, ed era allora che la mamma aveva cominciato a chiamarlo Cipollino.
Ecco com'è: occhiali, capelli con la riga di lato, bocca sorridente, spalle un po' pelosette. Però si nota solo se si toglie la maglia, e adesso se l'è appena messa e quindi non si vive niente.

Cipollino vive in una casetta azzurra piuttosto brutta. Dentro ci sono due camere da letto, una grande e una piccola. Quella piccola è di Cipollino e appesa alla finestra c'è una stella di carta arancione. Cipollino adora quella stella, perché sta a significare che tra ventiquattro giorni è Natale.
Per Natale, Cipollino, desidererebbe tanto una bicicletta, ma costa troppo. La mamma gliel'ha già detto, e lui lo sa. Deve farsi venire in mente qualcos'altro.

Questa storia inizia qui, in una fredda mattina di dicembre, mentre Cipollino cammina per andare a scuola. Cerca di farsi venire in mente qualcos'altro, ma è impossibile!
Quando si desidera una sola cosa al mondo, tutte le altre non contano niente! Tanto varrebbe chiedere in regalo un vecchio calzino puzzolente!

Camminando passa davanti alla casa di Karl, il matto. Lo chiamano tutti così perché sa ipnotizzare le galline. Normalmente allunga il passo spedito, ma questa volta, addirittura, si ferma. Guarda le finestre. Sono tutte buie, tranne una, ma non c'è nemmeno una stella dell'Avvento. Magari potrebbe chiedere a Karl se l'ipnosi, oltre che con le galline, funziona anche la mamma, così potrebbe farle dimenticare che non può permettersi una bici.

Naturalmente Karl non sa ipnotizzare le galline, e non è nemmeno matto. È una persona gentile e Cipollino non ci mette molto a capire che sa anche un sacco di cose ed è bello ascoltarlo raccontare. Un giorno, nel tentativo di imparare a prendere in braccio una gallina, Cipollino la segue fino al limitare del bosco. L'ha quasi raggiunta quando vede qualcosa di rosso in mezzo al muschio. Qualcosa che ha un sellino e due rotelle di lato. Una bicicletta, e della misura perfetta per lui! Se lascia lì la bici forse non la ritroverà più, ma se la gallina gli sfugge, una volpe potrebbe mangiarsela.
La decisione è facile: Cipollino si alza e corre dietro alla gallina. Stranamente, gli sembra che di colpo siano più importanti le galline delle bici.

Una storia scritta dal punto di vista di un bambino per bambini e bambine. Un linguaggio asciutto e limpido, essenziale, che cuce le parole dei pensieri del protagonista come potessimo leggere nella sua testa, condividendo i punti di vista, emozionandoci o spaventandoci con lui.
Un capitolo al giorno dal primo al ventiquattro dicembre per ricordarci che a Natale non contano i regali, non contano le cose buone da mangiare, ma con chi si condivide quel che si ha.
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Author Lotta Libreria
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