Ci sono luoghi remoti, dove il Coronavirus pare un'eco lontana.
Non hanno negozi, non hanno folle. Microcosmi con un solo abitante, come in alcuni borghi delle Dolomiti.
«Cosa è cambiato da quando c'è il Coronavirus? Quasi niente. È tutto come prima».
Dal suo "eremo" di Ronch di Laste, il signor Giuseppe, "'Bepi il bolognese", come lo chiamano, accetta volentieri di far due chiacchiere.
È l'unico abitante del minuscolo villaggio a 1.500 metri d'altitudine, nel comune di Rocca Pietore.
Del Covid-19, informato. Ma non ha paura.
Le giornate sono quelle di sempre: la legna da tagliare, le piccole attività quotidiane - «pensi, faccio anche calze all'uncinetto», ride -, cervi e volpi che vengono a mangiare davanti casa, il sole che spunta dal Sasso Bianco.
Il lockdown non fa effetto a chi l'isolamento lo viveva già.
Nessuna distanza sociale da tenere, niente file, zero tentazioni d'evadere dalla "quarantena": il bosco, Giuseppe, 81 anni, ce l'ha dietro casa.
Ronch di Laste:
https://maps.app.goo.gl/zE3JHwp7eyqEyPR87