Il più grande trattato di cucina del Cinquecento è il capolavoro di Bartolomeo Scappi; la sua Opera è un esempio della lineare eleganza del Rinascimento, grazie anche a disegni vivaci e scrupolosamente esatti e un testo esauriente e ricco di particolari.
Anche se alcuni studiosi sostengono che Scappi (vissuto tra gli inizi 1500 e post 1570) sia originario di Bologna e altri di Venezia, sembra certo che sia nato a Dumenza, in provincia di Varese, come testimoniato da una lapide nella Chiesa di San Giorgio, che si riferisce a un suo lascito per messe perpetue, un tipo di donazione che viene sempre fatta a un tempio del luogo di origine.
Dopo aver servito alla corte di alcuni cardinali, Scappi lavorò per i Papi: prima Pio IV e, quindi, Pio V, del quale divenne cuoco personale.
All’apice della carriera, pubblicò il più grande trattato di cucina del Cinquecento, che include oltre mille ricette e tratta tutti gli argomenti che un cuoco rinascimentale di alto livello doveva conoscere.
Dumenza:
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