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Aumentare la tensione per innescare l’economia di guerra

Aumentare la tensione per innescare l’economia di guerra
Apr 19, 2024 · 47m 1s

Messaggi militari scritti con le scie dei velivoli nei cieli mediorientali?  https://ogzero.org/studium/affari-e-traffici-darmi-lo-spaccio-nel-2022/  Coinvolgiamo di nuovo Francesco Dall’Aglio per decrittare i molti messaggi e studi sottesi alle guerre ibride, per procura,...

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Messaggi militari scritti con le scie dei velivoli nei cieli mediorientali?
 https://ogzero.org/studium/affari-e-traffici-darmi-lo-spaccio-nel-2022/ 
Coinvolgiamo di nuovo Francesco Dall’Aglio per decrittare i molti messaggi e studi sottesi alle guerre ibride, per procura, Fredde e… palesi, alfine. Ma sono guerre davvero o semplici paraventi con qualche migliaio di morti causati con pretesti a sostegno della sostituzione dell'economia della globalizzazione con l'economia di guerra? Eventi, strategie, alleanze, scambi… sono ambiti particolarmente frammentati e impossibili da comporre in un quadro che comprenda enigmi e ricostruzioni plausibili. Con Dall’Aglio ci avventuriamo a mettere insieme dati e ipotesi attendibili, partendo dalla analisi degli ordigni usati, di quelli non usati, potenziali ed esauriti; scorte e ricerca, industria militare e potere politico. 
Un'ottima base di partenza è offerta dai più feroci atlantisti segnalati da Dall'Aglio stesso sul suo canale telegram (https://t.me/BravagliosWarRoom/2439), dove si dà notizia dei trattati a pochi giorni dall'invasione che sarebbero stati vantaggiosi per Kyiv, ma i piani atlantisti erano ormai dettati dalla decisione di cambiare le basi dell'economia.

Penetrabilità degli irondome globali
Quali sono le ricostruzioni accettabili, quali i missili davvero usati; quanto sono stati gli apporti effettivi della coalizione e perché sono state diffuse fotografie palesemente camuffate? In realtà non si sa nulla di preciso e neanche se è stata più o meno organizzata coreograficamente. Forse l’accordo corre sul filo di un linguaggio a noi precluso e con significati che riguardano il campo incerto tra campo diplomatico e campo bellico. Cosa hanno potuto capire e dimostrare l’un l’altro in quella notte di scie luminose nei cieli mediorientali?

Sottovalutazione del “nemico” e iperproduzione per il sistema di guerra
E anche sottovalutazione della maggiore capacità di realizzare alleanze strategiche da parte del mondo non-Nato. Ma forse, guardando davvero agli obiettivi militari reali, nessuno ha intenzione veramente di andare allo scontro aperto… è più probabile la pantomima per ottenere tantissimi capitali da ambo le parti, creando basi e caserme (dislocate più a Est in Europa) con infrastrutture (compreso il Tav: corridoi strategici per veloci trasporti di equipaggiamenti), nuovi strumenti bellici per dimostrare che la sicurezza si è ottenuta grazie ad arsenali pieni (pagati con il welfare smantellato). Un sistema di guerra pagato dagli stati senza una reale guerra dichiarata.

Potenziali nuovi cicli di lotte giovanili e interessi energetico-bellici
Ci potrebbero essere elementi sufficienti per innescare proteste giovanili e in particolare universitarie – come si vede – e per questo scattano i manganelli, perché è una possibilità di mettere sabbia nell’ingranaggio del bisogno dei governi di smantellare il welfare per stornare i fondi verso l’industria bellica, come chiesto da Letta/Draghi. Certo non ci si può liberare da dipendenze energetiche da un giorno all’altro senza pagare il giusto prezzo.
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Author OGzero - Orizzonti geopolitici
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