Acerenza (La Cërènzə in dialetto lucano) è un comune lucano della provincia di Potenza i cui abitanti son detti Acheruntini, Acerenzesi o Cerenzesi e Cërnzèisə in dialetto.
C’è in questo luogo una strana spiritualità.
Da un lato, la simbologia romanica permette, nelle sculture che ornano il portale della cattedrale, la raffigurazione di una nudità così esplicita che un viaggiatore francese dell’800, Francoise Lenormant, ha parlato di “incroyable obscénité”.
Dall’altro, la cittadina aspetta con ansia gli scavi nei locali chiusi dietro la cripta che potrebbero restituire, secondo alcune indicazioni, le spoglie del vescovo Canio, nascoste alla furia dei Saraceni, e mai più ritrovate.
Intanto la gente continua ad inginocchiarsi davanti a uno sportellino sotto l’altare, nel deambulatorio, perché dietro quel marmo il bastone del vescovo Canio si muove, si avvicina, si allontana, levita fermandosi sospeso a mezz’aria.
Acerenza:
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