Gerardo Ferrara insieme a Paolo Finzi e Carlotta Pedrazzini ripercorre la storia di A Rivista Anarchica.
Non sono tante le riviste in italiano, cartacee, politiche, “di sinistra”, nell'attuale panorama editoriale. Poche, pochissime. Tra queste – da 47 anni, regolarmente – c’è “A”: una rivista anarchica, ma non per sole anarchiche/anarchici. Una rivista aperta, con rubriche, dibattiti, lettere. Su cui potresti scrivere anche tu (provaci, scrivici).
Ecologia, pedagogia libertaria, antimilitarismo, femminismo e anarco-femminismo, sport, autogestione, storia, molti dibattiti (su veganismo, violenza, colonialismo, scienza, ecc.), ma anche disabilità, comuni, tante recensioni, rubriche di musica, carcere, reportage fotografici, antropologia, ecc. E poi lettere, tavole, vignette.
Questi alcuni dei temi e delle “cose” che potete trovare nella rivista anarchica “A”, che esce nove volte l'anno (non esce in gennaio, agosto e settembre) con almeno 124 pagine (a volte, di più).
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