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#82 Il cajón nel flamenco - Flamenco Chiavi in Mano

#82 Il cajón nel flamenco - Flamenco Chiavi in Mano
Feb 17, 2023 · 14m 45s

Il cajon è la percussione più usata per accompagnare il flamenco, ma non nasce per il flamenco. Si tratta di una cassa (cajón in spagnolo significa cassone) sulla quale il...

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Il cajon è la percussione più usata per accompagnare il flamenco, ma non nasce per il flamenco.
Si tratta di una cassa (cajón in spagnolo significa cassone) sulla quale il percussionista si siede e la percuote con le mani.
Lo strumento è interamente di legno e presenta sulla parete posteriore un buco di 10/12 cm di diametro e sulla parete anteriore una lamina di legno più sottile, la tapa, fissata elasticamente al corpo dello strumento con delle sorte di viti.
Si tratta di uno strumento semplice, creato in Perù e diffuso molto anche a Cuba, utilizzando le cassette della frutta al mercato. Era uno strumento povero, usato dai neri americani che non potevano costruire strumenti a percusisone per un divieto di legge.

Lungo tutto il corso del 900 il cajón si è evoluto parecchio con tante varianti anche fantasiose.
Lo strumento è molto versatile, può sostituire la batteria in parecchi generi musicali.
Quando il percussionista percuote la parte superiore della tapa, producendo un tappeto sonoro, ecco che il cajón sembra il rullante di una batteria.

Si è diffuso molto nel mondo come strumento a percussione versatile, economico, di facile trasporto e che si adatta a tutti i generi musicali apportando sonorità nuove e creative.

Nel flamenco entra grazie al genio di Paco de Lucía, al quale era stato regalato un cajón. Avendone subito compreso le enormi potenzialità, lo affidò a Rubem Dantas, percussionista brasiliano con cui Paco collaborò intensamente, per inserirlo nei suoi spettacoli. Il cajón così entrò nel mondo del flamenco a pieno diritto.

Il primo disco di Paco de Lucía in cui viene usato il cajón è del 1981, "Solo quiero Caminar".
Da allora il cajón è entrato molto profondamente nei flamenco e nella musica spagnola.
Si sposa molto bene con la chitarra flamenca essendo costituito di legno come la chitarra, ed è stato arricchito aggiungendo all'interno dello strumento corde o sonagli che richiamano le sonorità delle corde.
Provare a suonare il cajón è molto divertente. Suonarlo bene è molto difficile, ma ti consiglio di provare!
Lo strumento non è neppure troppo rumoroso, ed è leggero e si trasporta facilmente.
Il cajón sostiene la ritmica nel flamenco e la rende più elastica, più presente.
I bailaores devono conoscere la figura di Manuel Soler, bailaor che ha applicato al cajón la logica delle sonorità del Baile, evolvendo tanto le possibilità espressive dello strumento.

Come tutti gli altri elementi nel flamenco, il suonatore di cajón deve essere sensibile. Se non lo fosse, potrebbe coprire le sonorità delicate dell'arpeggio di un chitarrista o dei piedi di un danzatore, quindi deve certamente conoscere le dinamiche del flamenco ed avere la sensibilità di suonare ciò che sente essere di aiuto a chi suona o chi balla.

Se il palo che viene interpretato è lento e cadenzato, il cajon non viene usato, mentre i palos più ritmici ne vengono sostenuti tanto. E' uno strumento infatti molto utilizzato per accompagnare il baile e tutti i palos più veloci e ritmati.

Per chi balla, il supporto del cajon è utilissimo per sostenere le sonorità del zapateo.

Non esiste una tecnica per suonare il cajón, ma ogni musicista crea la suite tecniche personali utili a suonare lo strumento.

Da ascoltare assolutamente è El Piraña, percussionista che ha evoluto tantissimo le possibilità espressive del cajon

Sono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco e di danze e musiche del mondo arabo dal 1985. Dal 1990 insegno baile flamenco a Milano e un lavoro sulla espressione delle emozioni attraverso le danze del mondo arabo che ho chiamato Lyrical Arab Dance.

Consiglio sempre ai miei allievi di seguire lezioni di cajón. È molto entusiasmante, e non richiede un allenamento tremendo, a differenza di strumenti come le percussioni africane.
Pur di poter suonare il cajón durante uno stage con il nostro maestro Francesco Perrotta, nella mia scuola di Milano, Il Mosaico Danza, ricordo di essermi "costruito" un finto cajón, con un materassino arrotolato e un pezzo di cartone, visto che avevamo dovuto prestare tutti gli strumenti agli allievi.
Mi sono goduta tanto la situazione, fra l'ilarità generale, benché i risultati fossero... nulli!
Nel flamenco ciò che importa non sono mai i risultati ma partecipare a ciò che sta accadendo e godere della situazione pienamente.
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Author Sabina Todaro
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