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800 anni dopo: Francesco, uno di noi - Venticinquesima puntata

800 anni dopo: Francesco, uno di noi - Venticinquesima puntata
Nov 30, 2019 · 28m 42s

Ecco a voi l'intervista in esclusiva a Diego Mecenero, Direttore de www.ilsentierofrancescano.it Quante interessanti curiosità sulla vita di San Francesco d'Assisi, nell'ottocentenario della sua partenza da Ancona per Damietta: così...

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Ecco a voi l'intervista in esclusiva a Diego Mecenero, Direttore de www.ilsentierofrancescano.it
Quante interessanti curiosità sulla vita di San Francesco d'Assisi, nell'ottocentenario della sua partenza da Ancona per Damietta: così lontano nel tempo, così vicino nello spirito a tutti noi, esempio di attivista ecologico e puro emblema della DIVERSITA'!
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Comments
E

Ester Baldoni

1 year ago

L'intervista a Diego Mecenero è stata molto interessante perchè ho potuto apprendere nuove informazioni su San Francesco. Non sapevo che fosse partito proprio da Ancona per raggiungere la Terra Santa e non sapevo che era stato spesso nella nostra regione. Mi ha colpito anche la grande ammirazione che viene fuori dalle parole di questo studioso per questo frate. San Francesco non ha fatto molti miracoli ma ci ha lasciato dei grandissimi insegnamenti, l'amore per la natura e anche l'amore per la pace. Mecenero ci spiega infatti che una volta arrivato in terra Santa, dove sperava di essere ucciso per fare la stessa fine di altri frati francescani, viene accolto con amicizia dal sultano e questo perchè il frate di Assisi era una persona che rispettava gli altri anche quelli che non la pensavano come lui e infatti è un santo amato da tutti anche dai non credenti. Penso che soprattutto adesso è importante parlare di questa persona pacifista e ecologista. Ester Baldoni, Sofia Nucci
AURORA COSIMI

AURORA COSIMI

1 year ago

La storia di Francesco di Assisi raccontata in questo episodio di SB OnAir ci ha colpito molto e senza alcun dubbio è una storia insolita rispetto a quelle di altri santi che conosciamo. Molti santi vengono ricordati per i miracoli che fecero nel corso della loro vita, ma il santo di cui ci parlano in questo podcast è diverso dagli altri, perché San Francesco di miracoli ne fece pochi e nonostante questo, con quei pochi, è riuscito a diventare in ogni caso il più conosciuto tra tutti. Un’altra cosa che ci ha colpito molto è stata anche il poter definire San Francesco un attivista ecologico. Ma cosa significa? Egli ha lasciato in eredità ai frati francescani la “salvaguardia e custodia del creato”, che consiste sostanzialmente nella conservazione e difesa ecologica del creato, quindi del mondo o meglio dell’universo ed è una sorta di voto che loro compiono a rotazione, al posto di andare a fare visita in ospedale, servizio in parrocchia o i soliti voti. È una cosa molto bella sapere che c’è qualcuno che in passato si interessava alla salvaguardia de mondo. Secondo noi è senza dubbio un gesto molto significativo e importante di questi tempi! (Commento realizzato da Asia Battistoni e Aurora Cosimi.
GIULIA BASADONNE

GIULIA BASADONNE

1 year ago

Grazie a questa intervista molto interessante, fatta al Direttore del www.sentierofrancescano.it, Diego Mecenero, sono riuscita a conoscere meglio il personaggio di San Francesco. Ad esempio, sono venuta a conoscenza del rapporto che aveva con le Marche, la nostra regione! Infatti, quando partì per la Terra Santa, con l'intenzione di farsi martire della Fede in terra pagana, decise di partire, imbarcandosi proprio dal porto di Ancona. A differenza di altri santi non fece tanti miracoli, ma con quei pochi fatti, è riuscito a diventare uno dei più conosciuti. Era una persona di gran cuore, di animo buono, umile, gentile e rispettoso nei confronti di tutti gli esseri viventi: "Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature"
E

Emily Greco

1 year ago

L’intervista rivolta al direttore di www.sentierofrancescano.it, Dott. Diego Mecenero, condotta dalla Redazione studentesca del Savoia Benincasa, offre una visione ampia e dettagliata riguardante la vita di San Francesco e della sua presenza nella nostra regione, le Marche (anche chiamate “Francia Antiqua”, termine latino usato in antichità). Ho ascoltato più e più volte questa intervista, rimanendo alquanto affascinata da alcuni particolari di cui non ero a conoscenza, come ad esempio del fatto che questa umile figura avesse compiuto un viaggio partendo proprio dal porto di Ancona per arrivare alla destinazione da lui predefinita, la Terra Santa, luogo in cui avrebbe finalmente realizzato il suo desiderio, diventare martire, seguendo le orme di Dio. Oltre a ciò, sono rimasta incuriosita dalla scelta che i suoi genitori, ricchi commercianti di stoffe, intraprendono chiamandolo Francesco (non Giovanni), dovuta alla conoscenza del francese attraverso la madre del Santo di Assisi, madonna Giovanna Pica, originaria della Provenza. Insomma, quello che viene definito “Il poverello di Assisi”, non è altro che una persona di vitale importanza, dalla quale bisognerebbe prendere esempio.
MICHELLE FIORDOLIVA

MICHELLE FIORDOLIVA

1 year ago

Ho trovato molto interessante l’intervista in esclusiva a Diego Mecenero perché ho potuto scoprire qualcosa in più riguardo la figura di San Francesco. Penso che questo personaggio storico sia un modello di amore incondizionato per tutte le creature che popolano l’universo e di rispetto verso qualsiasi condizione umana. Sono rimasta affascinata anche dalla sua capacità di stimolare uno sguardo ottimista sul futuro poiché nonostante le sofferenze che lo hanno afflitto, San Francesco è riuscito a mantenere lo spirito e il sorriso per resistere alle innumerevoli angustie della vita quotidiana. Infine è peculiare come egli si faccia testimone della possibilità di vivere in un modo liberato dall’odio, da guerre e da ogni contaminazione del creato.
RACHELE RAIMONDI

RACHELE RAIMONDI

1 year ago

La mia compagnia ed io , ascoltando le parole del direttore Diego Mecenero, siamo rimaste davvero affascinate nel vedere come sia stato un personaggio storico così influente per molti, abbia avuto una relazione diretta con la nostra piccola ma bellissima regione. Quello che colpisce e continua a colpire sempre, ogni volta che si racconta la storia della vita di Francesco D’Assisi è il cambio drastico che ha effettuato, abbandonando titoli, abbandonando gli agi solo e soltanto per dedicarsi alla preghiera, alla lode e all’amore per Cristo. RAIMONDI BALLANTI
S

Sara

1 year ago

Quest'intervista molto interessante, mi ha fatto scoprire, conoscere quanto San Francesco fosse una buona persona e soprattutto quanto fosse legato alla nostra regione, le Marche. Ascoltando con attenzione le parole del direttore, Diego Mecenero, Francesco era una persona dall'animo buono che nonostante il dolore che provò nella sua vita continuò a trattare bene la natura e chi vive in essa e si immedesimò nella figura di Cristo. Come ho già detto prima la cosa che mi ha colpito particolarmente è il suo legame con la nostra amata regione e soprattutto la sua scelta di partire dal porto di Ancona, per andare a predicare in Egitto! Grazie ai ragazzi/e che hanno creato quest'intervista e grazie soprattutto a Diego Mecenero per le sue preziose informazioni.
M

Margherita

2 years ago

Ho ascoltato con attenzione le parole del Direttore Diego Mecenero a proposito dei contenuti del pensiero di Francesco e sono rimasta colpita dal drastico cambiamento di vita del poverello di Assisi, dopo aver visto la morte e il dolore in guerra, con la conseguente scelta di dedicarsi alla diffusione del pensiero cristiano più vero e profondo. Francesco riuscì a distinguersi rispetto a quella parte della Chiesa che aveva abbandonato i principi del cristianesimo. Dopo aver rinnegato la sua condizione agiata di figlio di un ricco mercante di stoffe di Assisi, si dedica alla predicazione della povertà, all'accettazione della sofferenza e dell’umiltà come momenti di esaltazione della fede, per immedesimarsi completamente nella figura di Cristo. Un aspetto molto rilevante della dottrina di Francesco riguarda il suo rapporto con la Natura, che ne fa il primo ecologista della storia. Egli ci mostra come ogni cosa, ogni creatura, rappresenti la manifestazione di Dio e come dobbiamo porci in armonia con il creato. Volendo creare una linea di congiunzione tra Francesco e l’attualità, possiamo ispirarci al suo insegnamento per sforzarci di apprezzare e valorizzare l'ambiente in cui viaviamo, riducendo al minimo i fattori che ne causano la progressiva distruzione. È quindi compito della mia generazione combattere per dare una svolta definitiva allo sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali. Tra i simboli di questa lotta, vi sono Greta Thunberg e Vanessa Nakate che possiamo considerare le continuatrici dell’ispirazione francescana...
G

Giulia Masini

2 years ago

Sono rimasta molto colpita dalla storia di questo personaggio, che decide di donare tutte le sue ricchezze ai poveri: giá da questo atto iniziale possiamo capire come si tratti di una persona di buon cuore. Inoltre mi ha colpito il rapporto che aveva con la nostra regione, le Marche, di cui non ero a conoscenza e che mi ha incuriosito molto: infatti quando doveva partire per la Terra Santa, pronto a diventare martire, ha proprio deciso di partire dal nostro porto, quello di Ancona! In particolare grazie a Diego Mecenero, intervistato per raccontarci la vita del Santo, ho scoperto che quando lui ed i suoi fedeli andavano a predicare, come meta prediletta, venivano spesso scelte le Marche... È un vero onore scoprire come il santo sia stato legato in modo così profondo alla nostra regione. Grazie per aver realizzato quest’intervista interessante e sorprendente!
FEDERICA PETRUCCI

FEDERICA PETRUCCI

3 years ago

Mi ha colpito molto il rapporto che San Francesco aveva e ha tutt’oggi, con la nostra regione,le Marche. Tante ne sono le testimonianze! Infatti Diego Mecenero, il direttore di una webzine francescana marchigiana, ci ha raccontato che San Francesco,quando voleva partire per andare in Terra Santa e diventare martire, sacrificandosi per Fede, scelse di partire proprio dal porto di Ancona. Spiega anche che nel corso della storia del francescanesimo, ci furono 4 papi francescani, di cui 3 marchigiani, che i fioretti (sulla vita del Santo) e gli affreschi ad Assisi,città che ricorda San Francesco meglio di tutte, erano stati commissionati da frati marchigiani. Inoltre Diego Mecenero ci ha svelato che quando San Francesco mandava i suoi seguaci a predicare, li mandava in posti sparsi in tutto il mondo, ma lui sceglieva le Marche. Nelle marche oggi sono presenti molte testimonianze, ha spiegato Mecenero, come i monasteri francescani. Si può quindi dire che di fatto San Francesco è nato ad Assisi,ma il francescanesimo nelle Marche. Per questo motivo ho trovato la trasmissione interessante, perché non ero a conoscenza del collegamento che Francesco avesse con le Marche.
GAIA SARACINI

GAIA SARACINI

3 years ago

La storia di Francesco di Assisi è senza dubbio insolita rispetto a quelle di tanti altri santi... Molti santi vengono ricordati per i miracoli che fecero, San Francesco ne fece pochi rispetto agli altri ma con quei pochi è riuscito a diventare comunque il più conosciuto tra tutti. Mi ha colpito tanto anche il poter definire San Francesco un attivista ecologico: infatti egli ha lasciato in eredità ai frati francescani la “salvaguardia e custodia del creato”, che consiste per l'appunto nella conservazione e difesa ecologica del creato: è una sorta di voto che loro compiono a rotazione, al posto di andare a fare visita in ospedale, servizio in parrocchia o i soliti voti... E' senza dubbio un gesto significativo di questi tempi!
NICOLE PIATANESI

NICOLE PIATANESI

3 years ago

San Francesco, che dire?! Già dal titolo possiamo immaginare quanto sia speciale il podcast. Nonostante siano passati 800 anni dalla morte di questo meraviglioso personaggio siamo ancora qui a raccontare la sua storia. Uomo semplice e di sani principi che, grazie alla fede in Dio è riuscito a trasformare la sua vita in un divino percorso spirituale. Possiamo riassumere il suo stile di vita con una sua semplice, ma rappresentativa frase: “La santa umiltà confonde la superbia e tutti gli uomini che sono nel mondo". Soltanto leggendo queste parole possiamo capire quanto modesto fosse. Amava la semplicità in tutti i suoi tratti e sosteneva che bastava poco per vivere al meglio. Questo podcast ci ricorda che, a differenza di altri santi, l’amato San Francesco non è ricordato solo un “semplice” miracolo, ma per la sua dedizione a Dio e per le sue predicazioni poiché grazie ad esse è riuscito a trasmettere alle persone un messaggio di fede e modestia, valori che pian piano si stanno perdendo.
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Rebecca Francelli

3 years ago

Personalmente ho trovato interessante soprattutto due parti del podcast, la prima in cui viene detto che San Francesco, nonostante fosse umbro, è riuscito a diffondere la propria fama tanto nelle Marche quanto nella sua regione d'origine. La seconda in cui vengono descritti i vari miracoli e il fatto che, nonostante ne abbia fatti pochi, sia diventato conosciutissimo e amato non solamente per quelli, come spesso accade con altri Santi, come ad esempio Sant'Antonio, bensí per la convinzione nelle parole che proferiva nella sua predicazione. Un grande esempio di "testardaggine" e determinazione, a parere mio, sta anche nel rischiare tutto col sultano d'Egitto, fino a volersi far tagliare la testa per somigliare e seguire in tutto e per tutto Gesù.
Ammel Chaabane

Ammel Chaabane

3 years ago

In questa puntata su San Francesco, celebre patrono d'Italia, viene descritta la sua vita, specialmente il periodo nel quale trascorse una parte molto significativa della sua esistenza nelle Marche. Alcune delle ipotesi, un po' "azzardate", ci illustrano come nell'antichità le Marche erano conosciute come "Francia Antiqua", questo sta a significare l'importanza di questa regione, che tante volte viene sottovalutata dal grande pubblico... A colpirmi in modo particolare è stata la prima parte in cui viene citato il sultano al-Malik al-Kamil:. incuriosita, ho approfondito meglio questa parte della storia, scoprendo che San Francesco durante la quinta crociata, si recò al cospetto del sultano, proponendogli di poter predicare il Vangelo. L'idea del poverello di Assisi era quella di far convertire il popolo islamico ponendo fini a tutte le avversità. Al-Kamil, in quanto seguace dell'Islam, rifiutò l'offerta, ma ne fu piacevolmente impressionato.Questo sta a dimostrare che nell'antichità le due religioni, che attualmente sono quasi sempre "in conflitto", sono riuscite ad apprezzarsi reciprocamente. Potremmo anche noi moderni iniziare a conoscere meglio le altre religioni, senza disprezzare o avere pregiudizi. "La tolleranza è una conquista dell'educazione e una sconfitta del pregiudizio." (Emanuela Breda)
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Author SB OnAir
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