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8 - Cap II - Verità fondamentali della devozione a Maria - Rif.60-65

8 - Cap II - Verità fondamentali della devozione a Maria - Rif.60-65
Mar 17, 2022 · 10m

II. IN CHE COSA CONSISTE LA DEVOZIONE A MARIA A. VERITÀ FONDAMENTALI DELLA DEVOZIONE ALLA SANTA VERGINE 60. Fin qui si è detto qualcosa della necessità che abbiamo della devozione...

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II. IN CHE COSA CONSISTE LA DEVOZIONE A MARIA

A. VERITÀ FONDAMENTALI DELLA DEVOZIONE ALLA SANTA VERGINE

60. Fin qui si è detto qualcosa della necessità che abbiamo della devozione alla Santissima Vergine; ora bisogna dire in che cosa consista questa devozione; è quanto mi propongo di fare, con l’aiuto di Dio, dopo aver premesso alcune verità fondamentali, che metteranno in luce la grande e solida devozione che io voglio svelare. Gesù Cristo è il fine ultimo di tutte le devozioni

61. Prima verità. - Gesù Cristo, nostro Salvatore, vero Dio e vero uomo, deve essere il fine ultimo di tutte le nostre devozioni; altrimenti esse sarebbero false e ingannevoli. Gesù Cristo è «l’Alfa e l’Omega», «il Principio e la Fine» di tutte le cose [ 1 ]. Noi non lavoriamo, come dice l’Apostolo, solo per rendere ogni uomo perfetto in Gesù Cristo, perché solo in lui abitano tutta la pienezza della Divinità e tutte le altre pienezze di grazie, di virtù e perfezioni; perché solo in lui siamo stati benedetti con ogni benedizione spirituale; perché egli è il nostro unico maestro che deve istruirci, il nostro unico Signore dal quale dobbiamo dipendere, il nostro unico capo al quale dobbiamo restare uniti, il nostro unico modello al quale conformarci, il nostro unico medico che ci deve guarire, il nostro unico pastore che ci deve nutrire, la nostra unica via che ci deve guidare, la nostra unica verità che noi dobbiamo credere, la nostra unica vita che ci deve vivificare e il nostro unico tutto in tutte le cose che ci deve bastare. Non è stato dato sotto il cielo altro nome che il nome di Gesù, per il quale dovevamo essere salvati. Dio non ha posto nessun altro fondamento della nostra salvezza, della nostra perfezione e della nostra gloria, se non Gesù Cristo. Ogni edificio che non poggia su questa pietra solida è fondato sulla sabbia mobile e prima o poi sicuramente cadrà. Ogni fedele che non è unito a lui come un tralcio al ceppo della vite, cadrà, seccherà e non servirà che per essere gettato nel fuoco. Se noi siamo in Gesù Cristo e Gesù Cristo è in noi, non dobbiamo temere alcuna dannazione: né gli angeli del cielo, né gli uomini della terra, né i diavoli dell’inferno, né alcun’altra creatura ci può nuocere, perché non ci può separare dalla carità di Dio che è in Gesù Cristo. Per Gesù Cristo, con Gesù Cristo e in Gesù Cristo noi possiamo tutto: rendere ogni onore e gloria al Padre, nell’unità dello Spirito Santo; diventare perfetti ed essere per il nostro prossimo soave profumo di vita eterna [ 2 ].

62. Se dunque noi stabiliamo la solida devozione alla Santissima Vergine, non è che per stabilire più perfettamente quella verso Gesù Cristo, per proporre un mezzo facile e sicuro per trovare Gesù Cristo. Se la devozione alla Santa Vergine allontanasse da Gesù Cristo, bisognerebbe rifiutarla come un’illusione del demonio; ma è proprio il contrario, come ho già mostrato prima e come dirò in seguito: questa devozione ci è necessaria proprio per trovare Gesù Cristo perfettamente, per amarlo teneramente e servirlo fedelmente.

63. Ora mi rivolgo un momento verso di te, o mio amabile Gesù, per lamentarmi amorosamente con la tua divina Maestà, del fatto che la maggior parte dei cristiani, anche tra i più dotti, non conosce il legame necessario che esiste fra te e la tua santa Madre. Tu, Signore, sei sempre con Maria e Maria è sempre con te e non può essere senza di te: altrimenti cesserebbe di essere ciò che è. Ella è talmente trasformata in te dalla grazia, che non vive più, non è più: sei solo tu, mio Gesù, che vivi e regni in lei, più perfettamente che in tutti gli angeli e i beati. Ah! se si conoscesse la gloria e l’amore che tu ricevi in questa mirabile creatura: si avrebbero per te e per lei ben altri sentimenti, che invece non si hanno. Ella ti è così intimamente unita, che si potrebbe piuttosto separare la luce dal sole, il calore dal fuoco, anzi di più: si potrebbero separare da te tutti gli angeli e i santi, piuttosto che la divina Maria: ella infatti ti ama più ardentemente e ti glorifica più perfettamente di tutte le altre creature insieme.

64. Mio amabile Maestro, non è dunque sorprendente e doloroso vedere l’ignoranza e le tenebre di tutti gli uomini di quaggiù nei confronti della tua santa Madre? E non parlo tanto degli idolatri e dei pagani, i quali non conoscendo te, non si curano di conoscere lei; non parlo neppure degli eretici e degli scismatici, i quali non si preoccupano di essere devoti della tua santa Madre, essendosi allontanati da te e dalla tua santa Chiesa. Parlo proprio dei cristiani cattolici, e anche dei dottori tra i cattolici, che facendo professione di insegnare agli altri le verità, non conoscono né te, né la tua santa Madre, se non in modo speculativo, arido, sterile e indifferente. Questi signori, solo raramente parlano della tua santa Madre e della devozione che le si deve, perché – così dicono – temono che se ne abusi, che si faccia ingiuria a te, onorando troppo la tua santa Madre [ 3 ]. Se vedono o sentono qualche devoto della Santa Vergine parlare spesso e in modo tenero, deciso e persuasivo della devozione a questa buona Madre, come di un mezzo sicuro e non illusorio, di un cammino breve e senza pericolo, di una via immacolata e senza imperfezioni, e come di un segreto meraviglioso per trovare te e amare te perfettamente, costoro si scagliano contro di lui e gli elencano mille ragioni, false, per dimostrargli che non deve parlare tanto della Santa Vergine, che ci sono grandi abusi da eliminare in questa devozione e che ci si deve impegnare a toglierli e a parlare di te, piuttosto che portare la gente verso la devozione alla Santa Vergine, che è già abbastanza amata. Talvolta li si sente parlare della devozione alla tua santa Madre, non per stabilirla e diffonderla, ma per distruggere gli abusi che se ne fanno; questi signori però non hanno una sincera pietà, né una tenera devozione nemmeno verso di te, perché non l’hanno per Maria. Essi considerano il Rosario, lo Scapolare, la Corona, come devozioni da donnette, tipiche degli ignoranti e non necessarie per salvarsi; e se capita loro di incontrare un devoto della Vergine Santa, che recita il Rosario o che pratica qualche altra devozione verso di lei, cercano subito di cambiargli la mente e il cuore: al posto del Rosario, lo consigliano di recitare i Sette Salmi; invece di una pratica di devozione alla Santa Vergine, gli consigliano la devozione a Gesù Cristo. O mio amabile Gesù, hanno forse il tuo spirito costoro? Ti possono piacere comportandosi in quel modo? Ti sono forse graditi tutti questi sforzi per non onorare la tua Madre, per timore di dispiacere a te? La devozione alla tua santa Madre impedisce forse quella verso di te? Attribuisce forse a se stessa l’onore che le viene reso? Fa ella parte a sé? È forse un’estranea che non ha nessun rapporto con te? È fare dispiacere a te il voler piacere a lei? È forse separarsi o allontanarsi dal tuo amore offrirsi a lei e amarla?

65. Eppure, mio amabile Maestro, anche se tutto ciò che ho detto fosse vero, la maggior parte dei dotti, per punizione del loro orgoglio, non potrebbe fare di più per allontanare dalla devozione alla tua santa Madre e per diffondere indifferenza. Preservami, Signore, preservami dai loro sentimenti e dalle loro pratiche e dammi di partecipare ai sentimenti di riconoscenza, di stima, di rispetto e di amore che tu hai verso la tua santa Madre, affinché tanto più ti ami e ti glorifichi quanto più ti imiterò e seguirò da vicino.

Note:
[ 1 ] Cf. Ap 1, 8. In tutto il numero abbondano i riferimenti biblici: Ef 4, 13; Col 2, 9; Ef 1, 3; Mt 23, 8. 10; 1 Cor 8, 6; Col 1, 18; Gv 13, 15; At 4, 12; 1 Cor 3, 11; Mt 7, 26-27; Gv 15, 6; Rm 8, 1. 38-39; 2 Cor 2, 15-16.

[ 2 ] Questo passo mostra sinteticamente ma assai chiaramente la portata cristologica dell’insegnamento dell’Autore, il quale aveva già presentato nell’Amore dell’eterna Sapienza il contesto della storia della salvezza: l’amore di Dio che va in cerca dell’uomo, l’incarnazione dell’eterna Sapienza, Gesù Cristo, e i mezzi per trovare questa Sapienza, tra cui la vera devozione alla Santa Vergine.

[ 3 ] Allusione a quanti si lasciavano influenzare dal giansenismo e dai Monita salutaria..., di Adam Widenfelt, opuscolo pubblicato nel 1673 e messo all’Indice nel 1676.
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Author L'Oratorio di Exsurge
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