Panettoni avariati, se non addirittura avvelenati. Certamente mal digeriti. Sono giorni di festa e il calcio ne risulta parecchio appesantito. Se ne è resa conto anche
l’Inter di
Inzaghi, fermata dal
Genoa a
Marassi, pagando la stessa identica tassa, ma non è il
Decreto Crescita questo, già versata dalla
Juventus due settimane prima.
Sul gol di
Arnautovic Genoa infuriato per uno spintone di
Bisseck su
Strootman che vola a terra. Voci di favoritismi e di
Var, perfino lui, con la sudditanza psicologica inseguono da settimane il primato interista. Giustizia poi il
Genoa se la farà parzialmente da solo col gol dell’1-1 di
Dragusin. Che questo gol probabilmente festeggerà andandosene a giocare in
Premier League.
Non è più
l’Inter brillante di qualche settimana fa, risente dell’assenza di
Lautaro e anche di quella di
Dimarco ed è generalmente affaticata. Ma è sempre prima e guarda tutti dall’alto, soprattutto la
Juventus.
La grande novità è il volo della
Fiorentina, in versione meno spettacolare e assai più cinica. Come se adesso le interessasse veramente stare lassù e non altro. Il gol di
Ranieri al
Torino timbra la terza vittoria consecutiva per 1-0. Ad Italiano, che ci ha preso gusto, pare star benissimo così e non cerca più la poesia lì dove c’è solo arida prosa.
E una svegliata se l’è data pure la
Lazio con i suoi tre gol al
Frosinone,
Castellanos comincia lentamente a ricavarsi un posto sicuro all’interno del gruppo di
Sarri.
Ciro Immobile ormai non è più il solo totem presente.
Nulla di nuovo invece dal
Maradona e dal fronte del
Napoli. Crisi era e crisi è ancora, non è cambiato nulla. Uno 0-0 col
Monza è troppo poco e fa ulteriormente scivolare in classifica la squadra campione d’Italia, ma sarebbe potuta andare anche peggio se
Meret non avesse parato un rigore tirato veramente male da
Pessina.
E’ confermato che la scelta di Mazzarri è stata ancor più scellerata di quella di
Garcia. Mentre ad alibi si invocano le botte non sanzionate date a
Kvaratskhelia,
De Laurentiis fa meaculpa e dice di assumersi tutte le responsabilità -
"devo in qualche modo chiedere scusa ai napoletani" - afferma che interverrà sul mercato e attacca in maniera random
il presidente della Federcalcio Gravina e il designatore arbitrale Rocchi. Così per tenersi dialetticamente e polemicamente in allenamento. Al ritorno dalla
Supercoppa, dice il presidente, avremo la sua verità. Mah…
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