Nota dell’autore - «L'Italia in seconda classe» di Paolo Rumiz
Oct 8, 2023 ·
13m 9s
Questa è la nota di Paolo Rumiz al suo diario di viaggio in Italia in treno, realizzato nell’estate del 2002. La locomotiva lancia il suo urlo contro la desertificazione dei...
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Questa è la nota di Paolo Rumiz al suo diario di viaggio in Italia in treno, realizzato nell’estate del 2002.
La locomotiva lancia il suo urlo contro la desertificazione dei territori, taglia un paesaggio di macerie, macina chilometri nella sterpaglia, tra caselli vuoti e robinie che invadono la linea.
Erotica e demoniaca, si trascina dietro la tribù degli ultimi "musi neri", gli eroi resistenti e sottopagati che tengono in piedi la rete di ferro del paese: macchinisti, capitreno, casellanti e capistazione.
Soli in mezzo a un esercito di imboscati e passa carte.
Questo racconto ferroviario è figlio di un preciso momento storico e racconta l'inizio del grande saccheggio ai danni della res pubblica, il “bene comune” di cui il compagno 740 ed io abbiamo eletto a simbolo il treno; la gloriosa "vagona baldracca" che sferraglia e fa il suo dovere fino all'ultimo, in attesa della rottamazione.
L'abbiamo scelta apposta, perché è snobbata dal popolo dei gommati e c’è apparsa l'ultimo simbolo di rivolta contro l'andazzo dell'arrogante arraffare.
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La locomotiva lancia il suo urlo contro la desertificazione dei territori, taglia un paesaggio di macerie, macina chilometri nella sterpaglia, tra caselli vuoti e robinie che invadono la linea.
Erotica e demoniaca, si trascina dietro la tribù degli ultimi "musi neri", gli eroi resistenti e sottopagati che tengono in piedi la rete di ferro del paese: macchinisti, capitreno, casellanti e capistazione.
Soli in mezzo a un esercito di imboscati e passa carte.
Questo racconto ferroviario è figlio di un preciso momento storico e racconta l'inizio del grande saccheggio ai danni della res pubblica, il “bene comune” di cui il compagno 740 ed io abbiamo eletto a simbolo il treno; la gloriosa "vagona baldracca" che sferraglia e fa il suo dovere fino all'ultimo, in attesa della rottamazione.
L'abbiamo scelta apposta, perché è snobbata dal popolo dei gommati e c’è apparsa l'ultimo simbolo di rivolta contro l'andazzo dell'arrogante arraffare.
Information
| Author | Giuseppe Cocco |
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