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6 - Da verso Rimini a Trieste, agosto 1959 - «La lunga strada di sabbia» con Pier Paolo Pasolini

6 - Da verso Rimini a Trieste, agosto 1959 - «La lunga strada di sabbia» con Pier Paolo Pasolini
Sep 24, 2023 · 35m 46s

Mi trovo a viaggiare lungo la costa italiana in compagnia del ViaggiAutore Pier Paolo Pasolini e del suo libro-guida “La lunga strada di sabbia” scritto nel 1959: una narrazione con...

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Mi trovo a viaggiare lungo la costa italiana in compagnia del ViaggiAutore Pier Paolo Pasolini e del suo libro-guida “La lunga strada di sabbia” scritto nel 1959: una narrazione con un occhio al paesaggio ed uno all'umanità che vive ed invade i luoghi; partiamo dal confine italo-francese, percorriamo tutta la costa tirrenica fin giù in Sicilia e poi, da Reggio Calabria, lungo la costa jonica raggiungiamo taranto e da lì tutta la costa adriatica fino al confine italo-sloveno. 8.000 chilometri di costa percorsi con una Fiat 1100.

Tappa 36 - Verso Rimini, agosto

Cominciano le spiagge bilingui.
Le insegne sono tutte in italiano e in tedesco: “Bagnino - Maister”.
Lo spiaggione di Cattolica, ormai stratificato, raffinato, impreziosito, ipertrofico, da anni e anni di grande uso, è pieno di donne: gli uomini si perdono, quasi non esistono: o umili scagnozzi, o dei fuchi.
Ora cominciano le spiagge della mia infanzia e della mia adolescenza: non saranno più scoperte, ma verifiche.
A Riccione andavo in villeggiatura quand’ero ginnasiale.

Cattolica: https://maps.app.goo.gl/RPSC4wjP5h9QZGhB7
Riccione: https://maps.app.goo.gl/i1suFVLDJHkvGxk39

Tappa 37 - Porto Corsini, agosto

Spiaggia per soli ravennati.
Che arrivano ai loro stabilimenti, contro il mare di lacca, sulla spiaggia di calce.
Il canale del porto giunge fino in mezzo al mare, con due braccia sottili di massi.
Qui infuria la ragazzaglia della periferia, del contado, del proletariato che lavora alle fabbriche che l’ENI ha costruito lungo il canale da Ravenna a qui, quasi nuove cattedrali, nuovi Sant’Apollinari.

Porto Corsini: https://maps.app.goo.gl/h5pAp1wtdJZyrBsR8
Ravenna: https://maps.app.goo.gl/eMtya3N7k8vRUGez6

Tappa 38 - Verso Chioggia, agosto

Devo dire la verità: dopo Ancona la “bellezza naturale” finisce.L’ultimo residuo della grande venustà italica, meridionale, appenninica - la collina marchigiana - si appiattisce di colpo, si annulla.
Sopravvivono sorde, impolverate collinucce, dietro pinete sconsacrate, peste.Il pratico la vince su tutto: la spiaggia si fa funzionale: bagni d’acqua e di sole, confortati dalla presenza di una potente organizzazione.

Chioggia: https://maps.app.goo.gl/PgKdKtYpV1Yr4JA48

Tappa 39 - Venezia, agosto

Dopo un volo per le lunghe piste sugli argini, alti sopra la più verde, malinconica, severa campagna d’Italia, lungo le lagune, arrivo al caos di Mestre.
Cerco un albergo, mi sistemo, riprendo la corsa verso Venezia, per il ponte battuto da migliaia di fari.
Finalmente prendo il motoscafo sbarco a piazza San Marco.
Mi guardo intorno con riacceso interesse: la piazza è la solita, il solito salottone con le solite orchestrine noiose, che suonano tronfia musica leggera: intorno gli stranieri si stipano.

Mestre: https://maps.app.goo.gl/nUNNyMLHr44EQeTn7
Venezia: https://maps.app.goo.gl/gFCt3FUx77Qz5MA18

Tappa 40 - Da Venezia a Trieste, agosto

Ora sono a casa mia, penso, l’arco dell’Adriatico da Venezia a Trieste è il confine meridionale della mia prima giovinezza: tutto è visto, tutto è nei miei precordi.
Invece è il pezzo più inaspettato del mio viaggio: non solo non riconosco più niente, ma sono addirittura in terra straniera.
Qui si può dire che siamo veramente in Europa: e solo pochi anni fa, questa era una delle parti più provinciali e arcaiche della penisola.

Jesolo: https://maps.app.goo.gl/oQaaxKNUEswVdWGd9
Caorle: https://maps.app.goo.gl/S5fBt47vGYomNsNx7
Grado: https://maps.app.goo.gl/gJoDKJJ55AdXXv8J9

Tappa 41 - Trieste, agosto

Non ero mai andato nella periferia di Trieste che si stende sulla strada dell’Istria e di Pola.
Trieste finisce, con gli ultimi cantieri del porto, gli ultimi palazzoni, contro quelle tristi colline fumose, contro la cortina bianca del cielo.
Ogni tanto, lungo la strada che costeggia il mare, in una serie ininterrotta di gruppi di case, di muri invalicabili, c’è una spiaggia, con famiglie, e l’eterno sorriso della giovinezza trionfante.
Un breve formicolio desolato.
Ed ecco Lazzaretto, l’ultima spiaggia italiana.
Sulle povere voci, sulla povera spiaggetta, il temporale getta un’ombra leggera, biancastra.
Qui finisce l’Italia, finisce l’estate del 1959.

Trieste: https://maps.app.goo.gl/CcRDqhtfhYJjsvJT7
Muggia: https://maps.app.goo.gl/ZqhGJn4BtjN4923V6
Spiaggia di Lazzaretto: https://maps.app.goo.gl/hxLuPPqgg3syiyYM7
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Author Giuseppe Cocco
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