Sto viaggiando in compagnia del ViaggiAutore calabrese Corrado Alvaro e del suo libro-guida «Itinerario italiano» nel quale egli racconta il suo viaggio lungo la penisola realizzato nel 1933.
Se dovessi citare un altro scrittore che ha capito la Calaria, parlerei di Paul-Louis Courier che ci venne con le truppe napoleoniche.
Per quanto egli si soffermi poco sul paesaggio, basta per dargli colore, nelle sue lettere, il colore di quella guerriglia: le bande defilate sui costoni dei monti, l’arrivo improvviso nei paesi dell’altopiano (chi arriva prima spara); i boschi con gl’impiccati agli alberi da cui qualcuno si spiccava facilmente, in quanto si impicca presto e male.
E i tribunali rustici: un giorno capitò in uno di questi tribunali uno degli ufficiali invasori, persona colta a quanto pare: fu così che il tribunale ebbe un occhio di riguardo per lui, poiché era un uomo di lettere, e gli offrì di scegliersi lui stesso la morte che meno gli dispiacesse.
Non si potrebbe essere più giusti.
Figurarsi la discussione.
Ci penso spesso.
Questa è proprio la Calabria con la sua natura, il suo carattere, e diciamo pure la sua cavalleria e il suo talento cavalleresco.
Calabria:
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