Sono Giuseppe Cocco viaggiatore del Gran Tour e vi racconto il viaggio in Italia in compagnia del ViaggiAutore calabrese Corrado Alvaro e del suo libro-guida «Itinerario italiano» del 1933.
Il carattere e la struttura di Genova sono fra i più gelosi, e non è strano che molti viaggiatori li abbiano sfiorati senza capirli.
Poiché Genova offre monumenti illustri quasi per caso, non gravita intorno ad essi, non s’è fermata ad una stagione della propria vita ma li comprende tutti con tutti i suoi monumenti schierati lungo lo scoglio cui si aggrappa, senza più spazio.
In tutto quello che è architettura genovese v’è un’estetica del perpendicolare, del panoramico, la torre domina cilindrica come un silo e dal punto più alto della città, dal Castellaccio, si può studiare bene la struttura di Genova; è difficile scorgere una strada o la facciata d’una costruzione, solo qualche cupola emerge come su uno specchio dell’ardesia grigia e azzurra dei tetti della città che formano un lastrico compatto, edifici che si puntellano l’uno con l’altro, dai colori che li distinguono, vivi colori, superfici lisce, decorate spesso di false prospettive.
Genova:
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