Ho aperto bene la settimana. Ho ascoltato (appena finita) líntervista fatta al giovanissimo autore di un libro particolarmente accattivante perchè giovane. Mi piace léntusiasmo dei ragazzi in questo caso di uno che dice di essere un pessimista...cosa alla quale credo poco perchè mi par di capire che le sue idee sono molto chiare ed il percorso abbastanza ben definito. Il libro sarà certamente interessante e mi incuriosisce sopratutto sapere "come lo ha scritto"quindi lo leggerò sicuramente. L´ídea che "il cattivo"gli faccia compassione è curiosa e interessante, il personaggioo Toor piace anche a me perchè ho il terrore dei fulmini ma ne subisco il fascino. L´ídea di voler volare che poi si rivela una bugia si schianta come un fulmine (immagino)la trovo di ottimo impatto. Non è vero che i giovani oggi hanno poco da dire e sono appiattiti, a mio avviso questo accade perchè gli stimoli veri sono confusi e sviati da sciocchezze che si consumano in nulla. Sono convinta che lo studio, l´abnegazione alla sofferenza della disciplina, imparare in tempi stabiliti cose che magari non piacciono è un esercizio che fortifica il desiderio la voglia di fare che si razionalizza da sola. Inoltre questo giovanissimo e certamente capace scrittore esce da unésperienza di studio universitario (fisica e attualmente un ramo di ingegneria di non facile impatto) sa quello che vuole. Gli faccio i migliori auguri per un futuro di lavoratore/scrittore.