Marco Aurelio scrisse: "La nostra vita è ciò che ne fanno i nostri pensieri".
La nostra esistenza è plasmata di continuo da ciò che noi pensiamo, da come ci raccontiamo le esperienza vissute. Imparare ad osservare la qualità dei nostri pensieri ricorrenti ci permette di comprendere il perchè del nostro stato d'animo. Gli antichi ci ricordavano di prestare attenzione a quello che noi pensiamo perché poi lo diventiamo.

I pensieri che di continuo formuliamo in noi diventano essi stessi "pensieri abitudinari". Spesso non ce ne rendiamo conto ma sono i nostri pensieri che si attivano come automatismi che ci guidano alle nostre scelte, alle nostre azioni. È come se il nostro intelletto fosse messo fuori uso dal loop che si è generato da quei pensieri che prevalgono rispetto ad altri. Il nostro intelletto è fondamentale perché ci permette di riconoscere e discriminare ciò che è buono da ciò che non lo è.

Quello delle abitudini depotenzianti è un argomento di cui vi parlo spesso perché le abitudini hanno un impatto straordinario sulla qualità della nostra vita. Essere consapevoli delle nostre abitudini ci permette di essere maggiormente respnsabili di tutto ciò che desideriamo realizzare. La bellezza della abitudini, anche quando esse sono depotenzianti, è che possono essere sempre cambiate, sostituite da abitudini felici, da abitudini consapevoli.

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Libri:
Era scritto nelle foglie del destino (Richard Romagnoli/ROI Edizioni)
Ho imparato a ridere (Richard Romagnoli/ROI Edizioni)
Sul senso della vita (Viktor Frankl/Daniel Goleman/Mondadori)

Corsi online con Richard:
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