Ewa Partum (1945, Grodzisk Mazowiecki, Polonia) e Magdalena Abakanowicz (20 giugno 1930, Falenty, Polonia - 20 aprile 2017, Varsavia, Polonia) sono due artiste polacche che, oltre al paese d’origine, hanno apparentemente ben poco in comune: la prima è considerata tutt’oggi una delle più grandi pioniere dell’arte femminista dell’Europa dell’est mentre, la seconda, un’importante artista installativa che, al contrario, mai si è voluta definire femminista.
In realtà qualcosa in comune ce l’hanno e nell’episodio di oggi cercheremo di approfondirlo: seppur in modo differente, nei lavori di entrambe emerge la tematica del
corpo, inteso come elemento rappresentativo dei valori di una Polonia devastata e sconvolta non solo dalla Seconda guerra mondiale ma anche dalla rivoluzione comunista (che ha portato a circa quarantacinque anni di regime).
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