Buon venerdì Stupefan! Eravamo a conoscenza di questo paper da tempo e ci prendiamo il rischio di condividervelo solo ora, come risposta nonviolenta all'aggressività globale che si è scatenata intorno all'inasprimento del conflitto israelo-palestinese. Non è una puntata di geopolitica, bensì il racconto di un'indagine che sonda la possibilità che gli psichedelici, in particolare l'Ayahuasca, possano contribuire ai processi di costruzione della pace e come, in un contesto interculturale, inserito in un conflitto prolungato, il processo psichedelico potrebbe influenzare le relazioni di gruppo. Entreremo nell'intimo delle esperienze personali di palestinesi e israeliani che, partecipando insieme a rave, cerimonie e incontri spirituali, hanno consumato insieme Ayahuasca e di come questo abbia cambiato la percezione dell'identità della cultura di appartenenza e di quella altrui. Una rarità nell'ambito della ricerca scientifica con gli psichedelici, che di solito si concentra sulle esperienze personali e non sui processi relazionali tra soggetti di diverse culture. Non aspettate oltre e cliccate play!
Note dell'epidosio:
- Relational Processes in Ayahuasca Groups of Palestinians and Israelis (2021): https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8170481/
- Articolo riassuntivo: https://bigthink.com/neuropsych/psychedelics-trauma-peace-building/
- Prima della pubblicazione (maps 2019): https://t.ly/Yx5AY
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