“La Vita in atto”:
documenti d’archivio come lasciti e testamenti non sono lettera morta ma
atti vivi e performanti verso il futuro.
Le vicende della
comunità valdese in Piemonte tra la metà e la fine del Seicento attraverso i
lasciti testamentari dei fratelli Piccone della Perosa ci parlano di
tolleranza religiosa e delle difficoltà del processo della sua evoluzione da formale a sostanziale.
Ne parla
Marco Bettassa, dottore di ricerca presso l’Università degli Studi di San Marino e borsista per la Società di Studi Valdesi, in dialogo con
Giulio Sacco, assegnista di ricerca all'Università degli Studi di Torino.
L’introduzione è affidata alla Professoressa
Blythe Alice Raviola dell’Università degli Studi di Milano, le conclusioni alla Professoressa
Tiziana Andina, filosofa dell’Università degli Studi di Torino.
La serieA partire dai saggi del volume edito nella collana dei
Quaderni dell’Archivio Storico della Compagnia di San Paolo, gli episodi della serie presentano esempi di donne e uomini del passato che con le loro ultime volontà hanno voluto lasciare qualcosa di sé e di quello che avevano costruito ai posteri. Esempi di
carità performativa, una carità la cui azione perdura nel tempo ed è qualcosa che è presente anche oggi nel
concetto di transgenerazionalità.
La vita in atto. Donazioni, lasciti, testamenti tra Torino e Italia settentrionale (secoli XVI-XVIII) a cura di Anna Cantaluppi e Blythe Alice Raviola, nella collana Quaderni dell’Archivio Storico della Compagnia di San Paolo, II serie, Leo S. Olschki Editore, 2023.