“La Vita in atto”:
documenti d’archivio come lasciti e testamenti non sono lettera morta
ma atti vivi e performanti verso il futuro.
La storia di Riccardo Weggen è un
esempio di carità corporativa:
sarto di origine fiamminga (naturalizzato nel 1699) alla corte dei Savoia, dispone nel testamento una sorta di
welfare per chi praticherà il mestiere e verso le donne.
Ricostruisce la vicenda
Giacomo Lorandi, collaboratore alla cattedra di Storia Economica dell’Università Cattolica di Milano, in dialogo con
Giulio Sacco, assegnista di ricerca all'Università degli Studi di Torino.
L’introduzione è affidata alla professoressa
Blythe Alice Raviola dell’Università degli Studi di Milano, le conclusioni alla professoressa
Tiziana Andina, filosofa dell’Università degli Studi di Torino.
La serie A partire dai saggi del volume edito nella collana dei
Quaderni dell’Archivio Storico della Compagnia di San Paolo, gli episodi della serie presentano esempi di donne e uomini del passato che con le loro ultime volontà hanno voluto lasciare qualcosa di sé e di quello che avevano costruito ai posteri. Esempi di
carità performativa, una carità la cui azione perdura nel tempo ed è qualcosa che è presente anche oggi nel
concetto di transgenerazionalità.
La vita in atto. Donazioni, lasciti, testamenti tra Torino e Italia settentrionale (secoli XVI-XVIII) a cura di Anna Cantaluppi e Blythe Alice Raviola, nella collana Quaderni dell’Archivio Storico della Compagnia di San Paolo, II serie, Leo S. Olschki Editore, 2023.