Marco Aurelio, filosofo e imperatore romano, definiva
“la gioia dell’umanità”: la GENTILEZZA!
È proprio questo che gli esseri umani volevano che il termine trasmettesse: la gentilezza come requisito indispensabile di socialità. Esiste un legame implicito con l’essere umano, il quale, proprio in quanto tale, é chiamato a compiere atti di gentilezza perché innati in lui.
Con l’avvento del
Cristianesimo, il significato di gentilezza si sposta in un ambito prettamente religioso,
identificandosi con l’amore per il prossimo e per Dio.
Il buon cristiano agisce guidato dalla Fede, in virtù della quale costruisce una società fondata sui valori di benevolenza e altruismo: ecco che la gentilezza è essenziale per la socialità, oltre che per la ricerca di se stessi e l’elevazione spirituale.
La cosa più forte e più vera sulla
gentilezza l’ha detta
Goethe, molti anni fa, con una frase che dovremmo tutti scolpire nella testa
: È una catena che tiene uniti gli uomini.
Sinonimi di gentilezza sono: GRAZIE, PER FAVORE, POSSO,...A rimetterle in campo ci ha dovuto pensare
Papa Francesco che con il suo linguaggio diretto ha invocato, non solo per i cristiani, l’uso di tre parole per
dare longevità alla vita relazionale. Grazie, Permesso e Scusa. Tre vocaboli che non siamo più abituati a pronunciare.
Siate gentili, nobilita l'animo e ... non si sbaglia mai!