Intervista a Francesco Vignarca. Da oltre dieci anni si occupo in particolare di Pace e Disarmo, dal 2004 e fino al settembre 2021 come coordinatore nazionale della Rete Italiana per il Disarmo per poi diventare il Coordinatore delle Campagne nella neonata Rete Italiana Pace e Disarmo (per la cui nascita derivante dalla convergenza di Rete Disarmo e Rete della Pace gli è stato assegnato il Premio Nazionale Nonviolenza 2020 insieme a Sergio Bassoli).
A marzo dello scorso anno, mentre tutte le aziende italiane si fermavano per il lockdown, il governo italiano ha deciso che non si poteva fare a meno dell’industria militare, che ha continuato a produrre ed esportare armi.
È davvero un settore così strategico per l’economia del Paese?
Con l’ultima Legge di Bilancio votata a fine 2020, il budget annuale della Difesa è passato da 22 miliardi e 94 milioni a 24 miliardi e 58 milioni di euro e per il 2021 è prevista una spesa di almeno 6 miliardi di euro per comprare nuovi bombardieri, carri armati, elicotteri militari.
E poi, in quali parti del mondo finiscono le nostre armi? Come vengono utilizzate? Che relazione c’è tra il caso Regeni e la vendita di navi militari che il nostro Paese ha appena concluso con l’Egitto del presidente Al Sisi?
SPESE MILITARI ED EXPORT DI ARMI
Intervista a Francesco Vignarca. Da oltre dieci anni si occupo in particolare di Pace e Disarmo, dal 2004 e fino al settembre 2021 come coordinatore nazionale della Rete Italiana per il Disarmo per poi diventare il Coordinatore delle Campagne nella neonata Rete Italiana Pace e Disarmo (per la cui nascita derivante dalla convergenza di Rete Disarmo e Rete della Pace gli è stato assegnato il Premio Nazionale Nonviolenza 2020 insieme a Sergio Bassoli).
A marzo dello scorso anno, mentre tutte le aziende italiane si fermavano per il lockdown, il governo italiano ha deciso che non si poteva fare a meno dell’industria militare, che ha continuato a produrre ed esportare armi.
È davvero un settore così strategico per l’economia del Paese?
Con l’ultima Legge di Bilancio votata a fine 2020, il budget annuale della Difesa è passato da 22 miliardi e 94 milioni a 24 miliardi e 58 milioni di euro e per il 2021 è prevista una spesa di almeno 6 miliardi di euro per comprare nuovi bombardieri, carri armati, elicotteri militari.
E poi, in quali parti del mondo finiscono le nostre armi? Come vengono utilizzate? Che relazione c’è tra il caso Regeni e la vendita di navi militari che il nostro Paese ha appena concluso con l’Egitto del presidente Al Sisi?
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